Cannes16_DanielFontanaSembra tutto semplice. Ed è forse proprio questa la differenza tra i grandi campioni e il resto del mondo. Che fanno sembrare facili cose che  facilissime non sono. Così una mattina incontri Daniel Fontana nell’atrio della DDs di Settimo milanese e, tra un saluto e una chiacchiera, scopri quasi per caso  che è in partenza per il campionato mondiale di mezzo Ironman che si corre domenica a Mooloolaba nella Sunshine Coast australiana. E a sentire l’azzurro-argentino sembra quasi che vada nell’altro emisfero perchè non ha nulla di meglio da fare: “Sì, avevo preso un biglietto mesi fa e così ho deciso di partire- racconta- E poi là ho diversi amici disposti ad ospitarmi…”. Ovvio che non è così. Daniel Fontana in Australia va per correre una gara cercando di stare davanti, cercando una serie di conferme di cui ha bisogno dopo un intervento chirurgico ad un tendine che lo ha obbligato ad un recupero lungo e forse un po più lento del previsto. Però il capitano delle Dds è tornato. E tornato prima ad allenarsi e poi a gareggiare anche se la condizione migliore la sta cercando ed è per questo che il mondiale 70.3 dei Mooloolaba è un test importante, su una distanza che in passato, nel 2009, lo ha già visto vice campione del mondo dietro a Michael Realert. “La scelta di essere al via di questa gara è la stessa che da gennaio ad oggi mi ha fatto decidere di partecipare solo ad eventi molto quotati- spiega Fontana-  Ho voluto buttarmi fin da subito nella tonnara più qualificata, evitando gare semplici e cercando di non avere sconti. Anche se in  più di un’occasione ho pagato il prezzo, ma sono convinto di ciò che faccio e so dove voglio arrivare. Stare lontano dalle gare un intero anno non è stato semplice e ho voluto confrontarmi da subito con i migliori. Questo inoltre mi consente di accumulare più punti nel ranking”- Il mondiale 70.3 di Mooloolaba sarà una gara durissima con una starting list di quelle che era qualche anno che non si vedevano. Ci sono i migliori a caccia del titolo:  Sebastian Kienle, Lionel Sanders, Ruedi Wild, Tim Don, Craig Alexander, Trevor Wurtele, Jake Montgomery, Samuel Appleton, Joe Gambles, Brent McMahon, Terenzo Bozzone, Jan Van Berkel, Luke McKenzie, Igor Amorelli . ‘Sarà tutt’altro che una gara semplice perchè ormai questa distanza rappresenta la prima frontiera  per atleti che hanno freschi nelle gambe e nel metabolismo i ritmi delle gare di Coppa del Mondo su distanza olimpica- spiega il capitano della Dds-  Inoltre nell’ultima stagione si sono affacciati ai 70.3 nomi nuovi, che non hanno un trascorso agonistico importante, ma che hanno impressionato con prestazioni veramente straordinarie. Ci saranno poi i mostri sacri di sempre “. Fontana torna al mondiale sulla mezza distanza dopo quattro partecipazioni alla World Championship sulla full distance  e un destino agonistico ormai mirato sulle distanze l’Ironman ma soprattutto dopo due difficili stagioni segnate da un lungo stop per infortunio: “So che sarà difficile fare una gara di testa- ammette- ma conto su una buona condizione di forma e su tutta l’esperienza che in questi anni mi ha insegnato a gestire anche le situazioni più complicate in gara. È chiaro che l’obiettivo di una posizione in alta classifica è l’unico per il quale vado in Australia. Poi bisognerà vedere cosa mi concederanno il campo e le gambe”.

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