Bimbi terribili e triatleti
Pierluigi Righetti è un triatleta ma questo non è un gran merito, perchè come lui ce ne sono tanti ( sempre di più) e sicuramente anche più forti. Ma il dottor Righetti è anche uno psicoterapeuta dell’Azienda Ulss 3 Serenissima che da sempre sostiene che avvicinare i bambini che presentano disabilità fisiche o mentali anche gravi alla pratica sportiva sia utile e contribuisca a farli vivere meglio. E questo fa. Tant’è che poche settimane fa al Challenge Venice ne ha portati 14, con l’aiuto dei volontari della Polisportiva Terraglio che ha coinvolto anche medici pediatri di famiglia, a correre la staffetta sulla distanza completa dei 3,8 chilometri di nuoto, 180 in bici e sui 42 della maratona finale. E questo, non c’è neanche bisogno di sottolinearlo è un merito. Anzi, più di un merito. “Bambini terribili …for a smile” è un progetto che unisce sport e solidarietà ma è stato soprattutto un’esperienza sportiva, riabilitativa, psicologica e relazionale per i ragazzi ma anche per chi quotidianamente sta loro accanto. Ed era una sfida doppia che è serviva a sensibilizzare sulle problematiche legate ai temi dell’inclusione sociale e dello sport come strumento di integrazione e di miglioramento dello stile di vita anche in condizioni di disabilità ma soprattutto serviva a raccogliere fondi per consentire l’acquisto di attrezzature per la riabilitazione di bambini disabili e permettere loro la pratica sportiva presso la stessa Polisportiva Terraglio che da oltre 30 anni attiva in questo ambito. La Lotto Relay, la staffetta charity che ha visto oltre 20 squadre prendere il via e alternare i propri frazionisti (da 4 a 7) lungo il percorso, aveva questa missione. Che è stata portata a termine con successo se si considera che proprio grazie al ricavato delle quote d’iscrizioni e alle donazioni dei singoli atleti il comitato organizzatore di Challenge Venice ha potuto donare ai “Bambini Terribili” un assegno di seimila euro. «Il progetto ha avuto un grande successo, e noi tutti vogliamo che continui – spiega Matteo Gerevini, race director di Challenge Venice, – Tra i ragazzi, le famiglie e lo staff si è creato un autentico spirito di squadra che ha portato dei benefici incredibili e il messaggio trasmesso è talmente carico di elementi positivi che non è pensabile disperderlo. Pierluigi Righetti ha avuto una grande idea e noi siamo pronti a supportarlo anche in futuro. Il ringraziamento va a quanti si sono prodigati per una iniziativa impegnativa, prima fra tutti Elisabetta Pusiol della Polisportiva Terraglio che ha supportato il progetto sin dai primi passi, ma un grosso grazie va soprattutto ai “Bambini Terribili” ed alle loro famiglie, che con il loro entusiasmo e la loro passione hanno permesso a questa iniziativa di avere un grande successo”