djMilano pedala nella scia di Londra, ovvio lontanissima. Lontana anni luce perchè Oltremanica la Prudential London è un evento che vale la New York city marathon, un campionato del mondo degli amatori,  un’onda gioiosa di trentamila bici che si muovono in un’organizzazione quasi militare  e qui da noi si comincia invece domenica mattina. Ma la Vodafone Ride che Linus e Radio Deejay hanno messo in piedi probabilmente sbagliando data andandosi ad infilare in un calendario fittissimo tra la prima Granfondo di Milano, il Giro di Lombardia e la Granfondo Campagnolo a Roma nasce proprio sotto quella stella lì. Stessa filosofia. Stessa idea che è poi quella che ti spinge a salire in sella per divertirti, per star bene , per goderti una strada chiusa al traffico senza l’ansia dei camion che ti sfrecciano a fianco, che ti regala cinque ore di sport con gli amici per condividere chilometri e fatica. Perchè chilemetri e fatica restano anche se non c’è la fissa di un cronometro a scandire i tempi. La Prudential è ormai un business che ci si concede affidandosi ai pacchetti della agenzie oppure al destino di un sorteggio. Un favola inglese che mette Londra sotto le tue ruote per una mattinata e negli oltre 150 chilometri tassativamente chiusi al traffico ti regala l’emozione di un’avventura da vero ultrà delle due ruote, dove il tifo è quello puro senza l’assillo dell’agonismo, quello che abbiamo inventato noi all’Eroica dove la passione scorre dentro, fuori e sottopelle e l’unico desiderio e che duri tutto il più a lungo possibile.  Senza fretta e senza lo stress di arrivare al traguardo per spulciare le classifiche.  Harrods, Covent Garden le verdi campagne londinesi come  il Vigorelli, l’Arena le nobili ville sui Navigli tra Robecco e Cassinetta.  Centinaia di chilometri alla ricerca di uno sport che è fantastico quando si tira, si sgomita, ci si “ingarella” e ci si sfida. Ma che regala altre emozioni anche quando diventa più turistico, più rialssato e più folkloristico. A Londra è così, Milano probabilmente con la Vodafone Ride aspira a diventarlo, Che poi è la stessa operazione che Linus ha già fatto con la Deejay Ten. C’era una volta solo la corsa dei duri e puri che si presentavano al via depilati con canotte e calzoncini inguardabili, c’è oggi una marea di runner magari meno veloci e più improvvisati che però si godono i dieci chilometri come fossero una festa e non con la bava alla bocca. Certo vale tutto. E ognuno è libero di vivere lo sport come meglio crede. Però domenica mattina Milano pedala e prova a mettersi nella scia di Londra. Non è detto che ci riesca perchè da noi, soprattutto nel ciclismo, quando ci si cuce addosso un pettorale  poi generalmente ci si  si depila e  si corre soprattutto per “fare il tempo”. Ma mai si comincia…