correreDa Daniele Meucci e Catherine Bertone a Vattelapesca…Ci sono tutti, nessuno escluso.  Tutti lì, come sempre, i maratoneti italiani, “on line” http://www.maximaratona.it/ ma anche nero su bianco stampati sui fogli patinati di un ricco allegato come si faceva una volta perchè  “carta canta”.  La rivista “Correre” e il suo “ostinato” direttore Daniele Menarini sono ormai un punto fermo in questo mondo di faticatori sognanti, una tradizione, un bel compromesso tra ciò che saremo e ciò che siamo stati. Perchè si sta ai tempi con un’editoria che va velocissima, ma si resta attaccati ad una storia che continua a passare sulle pagine di questo mensile indispensabile e informato. Ormai si clicca su tutto. Basta puntare il mouse e si apre una finestra, che ne apre un’altra che apre un mondo. Si guarda, si controlla, si legge e si rilegge e poi addio. Clic, chiuso, finisce lì.  La carta invece resta. Sfogli, controlli, leggi, rileggi, sottolinei, scrivi qualche appunto a matita di fianco e poi chiudi. Ma poi torni a riaprire, pardon, torni a sfogliare perchè è un attimo quando ce l’hai sulla scrivania, quando non devi collegarti o connetterti… Ed è sempre una bella emozione sfogliare la carta. Come la maxiclassifca di Correre allegata al numero di febbraio in edicola da pochi giorni. Emozione ma anche numeri che stanno lì a dire che il partito dei maratoneti in Italia continua a crescere. Anche lo scorso anno è stato da record, grazie soprattutto alle donne. Le signore della della maratona sono state 6.705, in crescita del 4,9% rispetto al 2016, quando erano 6.394. E per il terzo anno consecutivo sono loro a trainare il gruppo perché la presenza maschile progredisce ma di poco: dai 32.704 del 2016 ai 32.755 del 2017.  Roma si conferma  la corsa più frequentata con i suoi 13.318 classificati, anche se in calo rispetto ai 13.881 del 2016, soprattutto a causa del maltempo che ne ha ostacolato l’ultima edizione. Alle spalle  si registrano robusti aumenti a Firenze con 8.438 arrivati, a Venezia  con 5.908 e soprattutto Milano che con 5.303 finisher ha fatto registrare il miglioramento più significativo. Tra le grandi maratone del mondo, la più amata dagli italiani si conferma ancora una volta la New York City Marathon con 2.762 nostri connazionali arrivati su un totale di 50.646,  seguita per il terzo anno consecutivo da Valencia che ha visto ben 1.559 italiani al traguardo, seguita da Berlino (953),  Atene (834) e Barcellona (634). Tutto ciò per dire la maratona cresce,  crescono i maratoneti e crescono le gare. Segno dei tempi che per Cicerone “correvano” proprio come per i maratoneti. Che però li controllano, eccome se li controllano.  E così la maxiclassifica di Correre serve anche per andare a curiosare se conoscenti, amici, parenti, mogli e amanti sono fenomeni sul serio o solo “chiacchiere e distintivo”. Perchè un conto è raccontarsela, limare e arrotondare, un altro è trovare ore, minuti e secondi stampati senza appello. Carta canta e non si scappa…