trimiSenza far nomi, perchè non serve. Perchè è il messaggio che conta. Mai come in questi giorni di bulletti da due soldi che insultano i prof, che chiedono loro di inginocchiarsi, che fanno tanto prudere le mani. Altro che bocciatura…Lo sport insegna sempre. Non basta è ovvio, forse è anche sbagliato mettere sulle spalle dello sport tanta responsabilità educativa, forse non è neppure compito suo ma se ci fossero più regole di sport nella nostra vita e nella vita dei nostri ragazzi magari qualche bullo in meno ci sarebbe e magari ci sarebbe anche qualche prof in più che prenderebbe coraggio. Così una giornata fantastica di sport puro come il Grand Prix di triathlon che si è corso stamattina all’Idroscalo ( altro esempio della distanza abissale che ormai c’è tra chi fa sport e chi dovrebbe conservare i luoghi dove si fa sport che invece stanno andando in malora…) offre lo spunto per una riflessione che va al di là di tutto. Basta un messaggio tra il serio e il faceto  sulla chat di una squadra a tre atleti che non si sono qualificati per la finale di domattina a capire a cosa serve un allenatore: “Tizio, Caio e Sempronio domani  puliscono la bike room…”. E’ la corvèe, termine feudale che indicava una prestazione dovuta un po’ per pegno molto per punizione, che chi ha fatto il militare conosce benissimo e che fa venire l’orticaria a stuoli di mamme apprensive e papà convinti di essere più allenatori di qualsiasi allenatore . Invece è’ un “dolce” punire che serve a stabilire quali sono i ruoli in uno spogliatoio, chi fa cosa e chi dovrà fare qualcosa in più perchè un obbiettivo è sfumato. Serve a poco  perchè in realtà servirà altro, serviranno altra fatica, altri allenamenti, servirà capire gli errori.  Ma tutto fa.  Più di quanto si possa immaginare. Con l’ironia, con l’intelligenza del sapersi porre, del saper recitare il ruolo del sergente burbero che così non è, con la passione che si mette nel lavoro, con la consapevolezza che ci sarà sempre chi non capisce, chi si incazza, chi mette il muso perchè ha frainteso. Ma poco importa. Ci sono “lezioni” che non tutti gli allenatori sono in grado di dare. Qualcuno ( molti) per fortuna sì. Senza far nomi, ovviamente. Chi deve capire, capirà…