emozioni-0109Va di moda e allora come fai a dir di no… Tutto pronto: ci si arrampica sui tornanti in auto, si parcheggia nello spiazzo proprio sotto gli impianti di risalita, si sale in cabinovia e su verso le vette. Succede  al rifugio del Passo Paradiso ma succede anche su altre montagne, su altre cime. Si arriva e sulla terrazza e ad aspettare i nuovi turisti della fatica patinata e un po’ glamour ci sono una ventina di bici per  lo spinning con tanto di musica e istruttori. E’ il nuovo must. Non serve più pedalare e camminare, non serve più arrampicarsi, non serve più avventurarsi su tornanti e sentieri. Si fa tutto stando fermi sul posto, guardando le montagne davanti a sè, accarezzando le vette senza spostarsi di un centimentro. Non vale più fare lo spinning nelle griffate palestre del centro, nei lidi modaioli dell’Adriatico o della Versilia, nei club come antipasto di un apericena…Ora si punta più in alto, su quelle montagne che stanno diventando sempre più frequentate e inflazionate, dove si sgomma e si romba, dove c’era una volta il silenzio ed ora squillano le suonerie degli smartphone come nelle prime file degli ombrelloni. Spinning, palestre, spa vale tutto in queste estati dove il cliente viene prima di tutto e giustifica i mezzi tanto per scomodare Machiavelli. Però fa un po’ di tristezza pensare che la montagna si possa pedalare stando fermi, che i ritmi non siano più quelli che il cuore suggerisce alle tue gambe ma quelli di una dance sudamericana, che dopo tanta  fatica il premio no sia più l’acqua sorgente di una fontana che si a annuncia sulla cima ma un mojito servito al banco con una fogliolina di menta…