straSciopero. Sciopero perchè ai vigili milanesi non va giù che il Comune di Milano voglia dotarli di un “badge” come degli impiegati qualunque, come chi lavora in Posta o in banca, senza nulla togliere a chi lavora in Posta o in banca. Ma i “ghisa”, come li chiamano a Milano, fanno in effetti un altro mestiere almeno quelli che vanno in pattuglia o stanno in strada. Logico quindi che contro il badge ormai da mesi abbiano intrapreso un braccio di ferro con Palazzo Marino e col sindaco Giuseppe Sala che sulla questione non sembra troppo disposto a trattare. La battaglia quindi continua. E il vaso di coccio in mezzo ai due litiganti nelle prossime domeniche rischiano di essere le migliaia di podisti che verranno a Milano a correre. I sindacalisti del Sulpm e di altre tre sigle di base  hanno infatti elencato quali saranno le “forme di lotta” da qui ad aprile: il blocco degli straordinari per la Settimana della Moda,  lo sciopero nei giorni della Stramilano che si corre domenica 24 marzo e della Milano City Marathon che invece è in programma domenica 7 aprile. Facile immaginare che sarà il caso. Chi ha corso a Milano sa infatti benissimo che, già con i vigili schierati, l’accoglienza e la convivenza con gli automobilisti non è delle migliori figurarsi con gli incroci non presidiati. La speranza è che si arrivi a un ripensamento o che, nella peggiore delle ipotesi chi ha il potere di farlo ( il prefetto)  decida che in quelle giornate non si può scioperare. Per carità, lo sciopero è sacro ed è un diritto costituzionale che non si tocca soprattutto di questi tempi dove istituzioni e istituti democratici vengono spesso messi in discussione ma quasi sempre a farne le spese sono cittadini che non c’entrano nulla come i pendolari quando si fermano i trasporti,  i malati quando incrociano le braccia quelli della sanità, gli studenti quando si fermano i professori..Beh, loro forse no.  Ora tocca ai podisti anche se Milano, con o senza ghisa, proverà a cancellare i disagi e a far da sè con la sperimentazione degli Asa, gli addetti alla segnalazione aggiuntiva nelle competizioni sportive agonistiche podistiche su strada. ” Già succede nelle gare ciclistiche che si è organizzato con scorte tecniche proprie- spiega Gianni Mauri presidente del Comitato Regionale Fidal Lombardia- e così faremo anche noi con un progetto pilota che parte dalla LLombardia per essere poi esteso in tutta Italia. Si tratta di personale che verrà formato con corsi appositi in grado di gestire traffico e incroci durante le manifestazioni sportive” La sperimentazione parte dopo il parere positivo del ministero dell’Interno che estende e rende operativa una norma del vigente Codice della Strada.