chaseUn coast to coast, dall’Adriatico al Tirreno che  sarà una lunga giornata di dolce fatica  su è giù tra le foreste Casentinesi, il Chianti, Firenze e poi Pisa. Una pedalata nel giorno del solstizio, il giorno più lungo dell’anno,  che quest’anno cade il 22 di giugno e che nelle stesse ore faranno anche altri  colleghi inglesi alla caccia del sole. Questa è la Chase the Sun che quest’anno festeggia la terza edizione. Numero perfetto il tre, numero che mette insieme un po’ di cose, che affina il percorso, che per molti è un tris e per altri un bis. Si fa tutto presto. Si va a letto presto, ci si sveglia praticamente di notte e all’alba si parte. Un lungo giorno  dall’alba dell’Adriatico al tramonto sul Tirreno con la luce che accarezza i dolci appennini, meno dolci quando bisogna pedalare e scavallare. Inseguendo il sole nel giorno del solstizio: duecentosettantadue chilometri e dispari, tanti sono dal faro di  Cesenatico alla spiaggia di Tirrenia.  Duecentosettantadue chilometri da fare ognuno col proprio passo, con la propria voglia, con le proprie gambe che dovranno fare i conti con tremila e 300 metri di dislivello. Sedici ore di luce per venirne a capo, non per vincere perchè qui la gara non c’è e vincono tutti quelli che arrivano prima che il sole sparisca nel mare. Una pedalata infinita nella pancia di un Paese che qui nel mezzo è una meraviglia tutta da scoprire. Sono borghi, storie, facce, mani sporche di terra  e trattorie che sfidano il tempo. Sono cartoline da spedire a chi viaggia veloce, a chi passa e va e a chi non  ha la pazienza di raccogliere le emozioni e riportarsele a casa. Chase the sun  è una sfida scritta in inglese perchè li è nata una decina di anni fa quando tre amici con la fissa della bici decisero di pedalare da Kent a Somerset per vedere chi andava più lontano.  Inglese ma da un paio d’anni anche italiana per l’intuizione di Paolo Tagliacarne, il presidente del Turbolento cycling club che sono un gruppo di appassionati ciclisti  ma anche tante altre cose insieme. “Un po’ turbo e un po’ lenti”scrivono sul loro sito ma soprattutto un po’ filosofi che accolgono chiunque si muova su due ruote.  “Non è una gara e non è una randonnèe- spiegano da queste parti– E’ un viaggio, una sfida che è anche un nuovo modo di pensare il ciclismo. Che da noi non è più solo quello delle granfondo, delle griglie, dei 45 di media a tutti i costi…”.  E allora anche quest’anno tocca scaldare i muscoli perchè il viaggio continua…

https://blog.turbolento.net/project/chase-the-sun-2019/