moonTriatleti e nuotatori lo conoscono bene il lago di Mergozzo,  il piccolo e limpidissimo specchio d’acqua che si trova nel Verbano, in Piemonte, a pochissimi chilometri dal Golfo Borromeo e quindi da Verbania e Baveno. Un gioiellino dove le barche a motore non possono navigare che riflette i colori delle stagioni, dove si specchiano albe , tramonti e le luci dei lampioni  quando cala la notte.  Ma di notte tutto fa un  altro effetto. Anche i laghi. Di notte hanno quel fascino un po’ strano che mescola le sensazioni, che centrifuga tranquillità, ansia e mistero anche solo  quando ci si ferma a riva per rimirare. Figurarsi  nuotare, prendere il largo, sbracciare in avanscoperta tra le acque incupite dall’oscurità. Ma il bello è proprio lì. Sfida nella sfida col piacere di tuffarsi nella notte buia che diventa il gesto che magari non immaginavi ma che forse in qualche sogno ti ha già visto protagonista.  E allora l’11 maggio si aspetterà la luna  e ci si tufferà in acqua per nuotare al chiarore delle stelle. Ci si tufferà con tutte le accortezze del caso, con le boe, con le luci con ciò che serve per non aver grane  nella prima edizione della “Moonlight Swim”, tremila metri per scrivere la propria avventura in una notte da raccontare. Tremila metri che saranno la  navigazione  di tanti capitani coraggiosi ma che sono anche una canzone di Elvis che, nel 1961,  cantava di sfide fra le onde e di amici che si divertivano, di baci che scaldavano le notti delle Hawaii.  La nuotata notturna sarà il clou di una giornata di sport tra terra e acqua, rinfrescata dalla birra e profumata di Valtellina e Oltrepò che si aprirà con test dedicato allo Swimrun, che darà la possibilità di provare l’alternarsi di nuoto e corsa senza zone cambio, fianco a fianco con atleti esperti che spiegheranno ai neofiti come si fa.  Poi due gare dedicate a chi nuota con il cronometro in testa e al polso, la Energy 5.000 e la  Energy 1.700 che accompagneranno tutti verso il calar del sole. Sarà allora che, invece di mettere costume e cuffia in borsa e tornare a casa si spegneranno le luci e si tornerà in acqua per seguire una nuova rotta. Una bracciata via l’altra, in silenzio, ascoltando solo il rumore del  proprio respiro che sembrerà la melodia di una Sonata al chiaro di Luna. Quasi una fantasia, come aveva scritto Beethoven consegnando un magico spartito a clavicembali e  pianoforti…