«Il Giro è sempre stato sulla Rai tranne una breve parentesi, il percorso deve essere lungo, c’è un bel rapporto e anche quest’anno rimarrà sulla Rai. Spero che si vada avanti ancora per molti anni». Il Presidente di Rcs Urbano Cairo a”Radio Anch’io sport”  su RadioUno fa capire quale sarà, al di là dei contratti e del business che restano ormai la sola vera variabile in grado di cambiare qualsiasi accordo, la strategia del suo Gruppo per la trasmissione della corsa Rosa. Un orientamento importante e accorto che grazie al servizio pubblico garantisce una visibilità enorme e un’ottima qualità al “prodotto” di Rcs e rende un gran servigio anche alla passione del popolo di tifosi che, proprio grazie alla Rai, il Giro lo potranno vedere in chiaro e non rischiano di doverselo andare a cercare ( e pagare) su qualche piattaforma. Come è successo negli anni  a molti sport  che sono pero anche un po’ spariti dai radar e dalla passione popolare. I tornei di tennis di Wimbledon e Roland Garros, tanto per fare un esempio, lustri fa tenevano incollati ai televisori generazioni di adolescenti nei pomeriggi d’estate, ora molti ragazzi non sanno più neppure quando si disputano. Ma tant’è. Tornando al Giro Mercoledì 24 febbraio verranno svelate in diretta su Rai2 dagli studi Rai di Corso Sempione, dalle 16 alle 17, le 21 tappe che caratterizzeranno l’edizione 104  in programma dall’8 al 30 maggio. La certezze parlano di una partenza da Torino e di un arrivo a Milano, le indiscrezioni di molti chilometri a cronometro, poco Sud e  alcune cime classiche tra cui lo Zoncolan. Non sarà presente in vincitore uscente Tao Geoghegan Hart nè Jai Hindley e Wilco Kelderman secondo e terzo l’anno scorso ma in compenso sarà nuovamente della partita Vincenzo Nibali, che fronteggerà, su tutti, i ritrovati Egan Bernal, Remco Evenepoel ( se si rimetterà dall’infortunio al Lombardia), Simon Yates, Thibaut Pinot e la nuova stella del ciclismo russo Alexandr Vlasov.