Vaccinati 38 azzurri che andranno ai Giochi di Tokyo
«Stiamo dando una mano a tutti gli atleti che non erano ancora stati vaccinati perchè non appartengono alle Forze di Polizia. Penso sia un contributo importante e necessario in vista delle Olimpiadi e quindi abbiamo accolto questi atleti in un centro che sta funzionando alla grande e che si sta rivelando un modello vincente». Antonio Rossi, olimpionico di canoa, già assessore allo sport della Regione Lombardia ed oggi sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi ha accolto questa mattina al Palazzo delle Scintille di Milano 38 atleti azzurri che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo e che hanno ricevuto la prima dose di vaccino così come previsto dal Governo e dal Coni. A fare gli onori di casa c’era anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti e il responsabile della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso. In particolare oggi sono state vaccinate 18 pallavoliste, parte dello staff tecnico, compreso l’allenatore Davide Mazzanti, e altri nazionali di canoa, ciclismo, ginnastica, golf, sport equestri, tennis e tiro con l’arco. Gli atleti sono stati accompagnati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dai presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi; della Federazione Medico Sportiva Italiana, Maurizio Casasco e dal segretario generale del CONI, Carlo Mornati. «È bellissimo quello che succede tutti i giorni da tre settimane a Palazzo Scintille – ha detto Fontana – come in quasi tutti gli altri centri vaccinali. È fantastico l’impegno, la dedizione del personale e dei volontari come è per noi lombardi un onore e un piacere iniziare a “liberare” gli atleti che terranno alto l’onore italiano a Tokyo». «Stiamo dando un contributo importante al mondo sportivo – ha continuato la vice presidente Moratti – e siamo felici che il Coni abbia scelto Milano per vaccinare i propri atleti”. Grande soddisfazione anche da parte dell’allenatore Davide Mazzanti che ha definito il vaccino «un dono che ci è stato fatto, un qualcosa che ci rende più tranquilli nell’andare a Tokyo e che ci permette di agganciarci allo slogan scelto per la campagna vaccinale #piùsiamoprimavinciamo. In questo momento è importante diffondere questo messaggio e siamo felici di poterlo trasmettere proprio noi alla vigilia di un grande intervento sportivo internazionale”