Chris Oberhammer di mestiere fa lo chef stellato a Dobbiaco. Ma con Gianni Poli,  che nell’86 ha vinto la maratona di New York e da queste parti organizza  quel gioiello della corsa che è la Cortina Dobbiaco, si è inventato Monslive,  un viaggio della sua cucina tra montagne, vette e rifugi per riscoprire territorio e prodotti. C’è un pochino di sport, molta arte e tantissima poesia e c’è un cubo di vetro proprio di fronte all’ingresso dell’ex Grand Hotel di Dobbiaco: tutto comincia da qui.  Dalle vetrate, ovunque si giri lo sguardo, si vedono le montagne, le albe e i tramonti, le stagioni. Si vedono i masi, le campagne e il frutto di chi quelle terre le lavora. Chris dopo aver girovagato per mezza Europa da Parigi, a Bruxelles a Montecarlo dove ha lavorato con Alain Ducasse,  proprio nell’ex bar del Grand Hotel da una decina d’anni ha aperto il suo ristorante Tilia, una stella Michelin, che gestisce insieme ad Anita Mancini, la sua compagna e sommelier che si occupa della cantina ma che è anche una sommelier dell’acqua.  Una sfida. “Sono tornato a Dobbiaco dopo 18 anni- racconta- perchè mi sono reso conto che qui tra le Dolomiti abbiamo tutto: montagne, laghi, terra. Abbiamo i prodotti del territorio e abbiamo chi li coltiva…”. Un’avventura  che  in Val Pusteria si lega a filo doppio con il territorio, con la semplicità di una terra ricca, con una natura intatta che diventa quasi magica quando la si va a cercare. E Chris tutte queste cose le ha messe insieme non solo nell’arte del cibo ma in un filosofia lontana dal business che lo ha portato negli orti, nelle stalle, nei masi a convincere i contadini che valeva la pena di coltivare, di crederci e di collaborare. ” In Francia molti chef fanno così- racconta- Lavorano fianco a  fianco con chi ha la terra dando valore ai prodotti del territorio. Noi qui abbiamo cominciato una decina di anni fa: c’erano agricoltori che puntavano tutto sulla produzione del latte ora coltivano farro, orzo, patate e fanno gli orti. E per fortuna mi seguono…”. Sedici posti per “il Tiglio” e non ne servono di più.  Perchè i coperti possono anche diventare un’altra cosa, un viaggio tra cibo e cultura sulle montagne e nei luoghi che dal cubo di vetro del Grand Hotel sembra quasi si possano toccare. E così  tra una corsa tra il lago di Dobbiaco e quello di  Landro  perchè Chris  è anche un runner con qualche maratona in bacheca,  in compagnia dell’amico Gianni Poli  si è inventato un modo rivoluzionario di proporre la sua cucina. Passeggiate enogastronomiche tra vette e rifugi dove si cucina e si assaggiano i suoi piatti là dove nascono i prodotti. ” Monslilve é un’idea nuova che è nata correndo con Gianni- spiega lo chef- E significa vivere la montagna il suo territorio, le sue vette alla ricerca di un equilibrio tra il benessere fisico, la soddisfazione del palato, la pace dell’anima, ma anche attraverso la riscoperta di sapori antichi e vecchi sentieri” . Il Tour dei Masi, la Fontana a due Acque, la croda Fiscalina, il Corno Fana sono esperienze in cui avventura, benessere e cucina si fondono insieme, viaggi nella storia tra vecchie postazioni militari della Prima Guerra che dai rifugi portano alle vette in attesa del sorgere del sole per poi fare colazione. “Da luglio a settembre sono cinque gli eventi che abbiamo organizzato quest’anno- spiega Chris-  Ovviamente ci si deve prenotare perchè non pensiamo a grandi numeri. Sono appuntamenti diversi tra loro ma che hanno in comune la riscoperta della montagna e del territorio e la magia di saper regalare brevi spazi al di fuori dalla routine quotidiana”

 

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