Con tutta probabilità ad ingolosirli era stata un’intervista in cui Filippo Tortu raccontava al Corriere della Sera che per proteggere la sua medaglia d’oro di Tokyo aveva ideato in casa un vero e proprio percorso segreto di cui nessuno era a conoscenza. Ma è stato più veloce ( e più furbo) anche dei ladri. L’azzurro, oro nella 4×100 agli ultimi Giochi Olimpici di Tokyo, li ha infatti preceduti portando la sua medaglia d’oro in un posto sicuro prima che qualche malintenzionato pensasse di portargliela via. E così purtroppo stava per succedere: «Nel tardo pomeriggio qualcuno è entrato in casa mia, probabilmente per rubarmi la medaglia di Tokyo- ha fatto sapere il velocista azzurro con un messaggio su social- Fortunatamente non hanno trovato quello che cercavano perché l’avevo fatta mettere in banca tempo fa, dove rimarrà visto quanto successo… Non ho parole». Tortu ha raccontato la sua disavventura in una storia su Instagram, spiegando appunto che i ladri si sono introdotti nella sua casa di Costa Lambro, frazione di Carate Brianza per rubare la medaglia d’oro conquistata a Tokyo nella staffetta 4×100. Cercavano l’oro conquistato insieme con Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Fausto Desalu. Non è la prima volta purtroppo che gli atleti medagliati finiscono nel mirino dei ladri. L’estate scorsa la stessa sorte era toccata al nuotatore azzurro Lorenzo Zazzeri che nella a4x100 insieme ad Alessandro Miressi, Thomas Ceccon e Manuel Frigo aveva vinto la medaglia d’argento. Al rientro dai Giochi i ladri a Firenze gli avevano rubato tutto nella sua auto ma fortunatamente non la medaglia che aveva al collo. E quattro anni fa invece era andata peggio al fiorettista azzurro Daniele Garozzo al quale la medaglia d’oro l’avevano rubata davvero. Salvo poi ritrovarla qualche mese dopo in un cassonetto dei rifiuti a Torino.