Da un mare all’altro per 1.131 chilometri  che è sempre un bel pedalare ed ha sempre il suo fascino  E quest’anno la Tirreno-Adriatico torna alle origini, sfida tosta ma non impossibile. «Con la 57a edizione torniamo un po’ al passato – spiega Mauro Vegni, direttore ciclismo Rcs Sport – Meno tappe di montagna, ma con un ritorno ai Muri che hanno fatto la storia di questa corsa. Non troppo lunghi, con pendenze normali e una sequenza tale da consentire di rimanere sulle gambe, rendendo la tappa di San Benedetto del Tronto non una passerella conclusiva, ma potenzialmente decisiva per la vittoria finale, come è già accaduto in passato». La Corsa dei due mari partirà da Lido di Camaiore  lunedì 7 marzo e, dopo 7 tappe arriverà domenica 14 a San Benedetto del Tronto.  Niente arrivi in quota ma sfida  con 14.360 mila metri di dislivello che ne faranno una delle edizioni più impegnative di sempre.  Dopo la crono inaugurale di 13,9 chilometri a Lido di Camaiore  con un percorso tutto sul lungomare, sono previste due tappe, quella con arrivo a Sovicille (Siena) e a Terni, riservate ai velocisti. La quarta frazione partirà dalla Cascata delle Marmore  per approdare in Abruzzo e vivere a Bellante (Teramo) un finale duro che sarà il vero primo test per capire chi potrà vincere. Gli ultimi tre giorni andranno in scena nelle Marche, prima con i “muri” e poi con la tappa con l’arrivo a Carpegna (Pesaro e Urbino), prima del gran finale previsto a San Benedetto del Tronto, con un tracciato pianeggiante di 159 chilometri. Al via, fra gli altri, dovrebbe esserci il campione uscente, lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore peraltro degli ultimi due Tour de France, ma anche il francese bicampione del mondo su strada Julian Alaphilippe, assieme a Vincenzo Nibali, Gianni Moscon, Elia Viviani e al giovane belga Remco Evenepoel. Prevista inoltre la partecipazione di Sonny Colbrelli, Damiano Caruso e Davide Formolo, con lo slovacco Peter Sagan, tre volte iridato su strada, alla caccia di una tappa.