Un’ottima notizia ed una pessima: si vendono sempre più biciclette ma per un comune su due il problema “sicurezza” non è prioritario. E ciò che emerge, in estrema sintesi, dalla presentazione della sesta edizione dell’Osservatorio Nazionale Focus 2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia. “Assistiamo a un’esplosione della vendita delle due ruote a motore e pedale- spiega Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma- Un fenomeno accelerato dalla pandemia ma che era già in essere. La mobilità leggera rappresenta una scelta quasi obbligata perché è sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico…”. I dati testimoniano una crescita formidabile delle vendite ma anche una maggiore attenzioni da parte degli amministratori locali per la mobilità su  due  ruote anche se resta una grande distanza tra citta che hanno creduto in questa scelta e citta che solo ora si stanno adeguando.  ” I fondi del Pnrr – continua Magri – sono l’occasione per contribuire a uno slancio che deve coinvolgere anche l’aspetto culturale. Siamo in attesa dei provvedimenti attuativi del decreto clima che nel 2019 aveva stanziato fondi per incentivare l’acquisto di biciclette a fronte della rottamazione di autovetture”. L’osservatorio ogni anno fotografa l’evoluzione della mobilità a  due ruote in ambito urbano raccogliendo ed elaborando informazioni di prima mano fornite direttamente dai Comuni. «Il Rapporto è importante perché rappresenta i cambiamenti in corso nelle nostre città sul tema della mobilità- spiega Stefano Ciafani, presidente di Legambiente-  Bisogna lavorare per dotare le città di infrastrutture. Le risorse ci sono, ai territori servono le competenze e progetti per trasformare in meglio il nostro Paese». La vendita di e-bike è aumentata del 44% rispetto al 2019 e torna a crescere anche quella della bicicletta tradizionale. Il 58% dei comuni ha allestito postazioni di interscambio bici in tutte le stazioni ferroviarie, il 16% in almeno una e il 26% ne è sprovvisto. “Per quanto riguarda il bike sharing, Milano, Firenze, Torino e Bologna contano il 73% della flotta disponibile nei capoluoghi e tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna- spiega  Marina Trentin, di Ambiente Italia, ha presentato il rapporto-  L’arrivo dei monopattini elettrici ha contribuito a una variazione positiva con l’introduzione di 35mila veicoli in un anno. Calano invece le vendite dei ciclomotori”  Lo sharing di moto/scooter è ancora in ritardo rispetto a quello delle biciclette, anche se nel 2020 salgono a 9 i comuni che dichiarano di averne uno funzionante, il doppio rispetto al 2019. “Sul tema della sicurezza nel 2020 le vittime di incidenti stradali si riducono in tutte le categorie- aggiunge Trentin-  Il miglioramento della sicurezza non è però considerata una priorità dal 51% dei comuni. Nei prossimi anni, invece, il 14% delle amministrazioni ha deliberato l’introduzione di limitazioni alla circolazione nelle Ztl dei veicoli a due ruote motorizzate»,