Una bici sola al comando: la Bianchi riprende a produrre bici in Lombardia. E senza scomodare campioni come Coppi, Gimondi e Pantani che con le Bianchi hanno vinto tutto ciò che c’era da vincere è un pezzo di storia che ci appartiene. L’azienda, oggi controllata dalla svedese Cycleurope, da Taiwan torna a Treviglio nella sede che da oltre 50 anni ospita la storica azienda fondata da Edoardo Bianchi nel 1885 a Milano per produrre le e-bike e i telai di alta gamma in carbonio con un linea di produzione che sarà completamente operativa dal 2025. Ad annunciarlo sono stati l’amministratore delegato di Bianchi Fabrizio Scalzotto, il sindaco di Treviglio Juri Fabio Imeri, insieme con l’assessore allo sviluppo economico di regione Lombardia Guido Guidesi, presentando pochi giorni fa il progetto di riqualificazione territoriale di uno stabilimento che si estenderà su un’area di 30.000 mq, dei quali oltre 17.000 destinati alla produzione. La decisione è strategica. Si fonda sul profondo legame che l’azienda ha con il Comune di Treviglio, sulla volontà di riqualificare un’area industriale riconsegnandola all’attività ma soprattutto sulla necessità di accorciare la catena produttiva e i tempi di consegna delle bici che, con la pandemia e con i ritardi della logistica e la carenza di materie prime, sono ormai quasi fuori controllo in un mercato sempre più «affamato» di due ruote. «Far crescere e sviluppare le aziende è la sfida che mi appassiona più di ogni altra ed ora ne abbracciamo una nuova- spiega Salvatore Grimaldi, Presidente e Proprietario di Bianchi- Realizzeremo uno degli stabilimenti di produzione di biciclette più avanzati al mondo e ci sentiamo orgogliosi di aver scelto Treviglio come base per questo rinnovamento e per il nostro futuro. Sarà la casa non solo di uno stabilimento avanzato e di design, ma di un’azienda leader, ambiziosa e con una visione globale». Un investimento di oltre 40 milioni, una nuova sede e un potenziamento della capacità produttiva che avranno importanti e positive ricadute anche sulla realtà locale, a partire dall’aspetto occupazionale: a pieno regime, il nuovo stabilimento occuperà infatti oltre 250 dipendenti fra impiegati, risorse tecniche e produttive. Non solo: il nuovo stabilimento Bianchi ospiterà per la prima volta un Museo Bianchi, destinato a richiamare grande interesse da parte di turisti, appassionati del settore e seguaci del marchio per eccellenza nel mondo delle due ruote. «La nuova sede sorgerà sulla stessa area che ospita attualmente il quartier generale Bianchi di Treviglio- annuncia l’AD di Bianchi Fabrizio Scalzotto- Centrale è nella visione e nella strategia di Bianchi riportare in Italia competenze tecniche e produttive che negli ultimi decenni avevano trovato sede fuori dall’Europa. Un intervento che segna una nuova fase per l’azienda, determinata ad acquisire maggiore controllo sul processo produttivo e ad assecondare la costante crescita della domanda sul mercato di biciclette ed e-bike negli anni recenti, particolarmente dirompente nel 2020, nonostante le note difficoltà di approvvigionamento di materie prime determinate dalla attuale situazione globale». L’obiettivo a pieno regime è raggiungere le 1.000 unità prodotte per turno ma la produzione di telai in carbonio nel nuovo stabilimento avrà il via già nel 2023.