Si chiude un anno così e così. Sarebbe dovuto essere l’anno della ripartenza e un po’ lo è stato ma poi si è ricominciato a parlare di emergenza e ora la prospettiva è quella che è. Ciò detto il 2021 è stato l’anno del ritorno alle gare ed è stato per lo sport amatoriale un anno record.  Tanti, soprattutto nell’endurance sono finalmente riusciti a rimettersi un pettorale sulla schiena: dal ciclismo alla mountain bike, dalla corsa al trail running, passando per il triathlon, tutti sport che hanno mostrato buona salute, come rilevato da Endu, la digital company partner con i propri servizi di moltissimi eventi nazionali.  Il portale della società parmense  fotografa, numeri alla mano, la situazione dello sport amatoriale in Italia. E, considerando l’onda lunga del Covid, sono  numeri in forte crescita: dalle 464 manifestazioni organizzate due anni fa anno si è passati a oltre 1.300 eventi agonistici del 2021 con una partecipazione di atleti passata da 177.000 a 280.000 che significano una crescita del 58%.  “Sono segnali di ripresa, estremamente positivi sotto il profilo degli eventi organizzati e incoraggianti per il numero di partecipanti – spiega Matteo Gelati, Coo di Endu– perché abbiamo riscontrato anche un cambio dei comportamenti che ci hanno portato ad adeguare le nostre proposte. Il numero di appassionati è cresciuto con numeri molto importanti e  oggi li stiamo ingaggiando e intrattenendo con i nostri contenuti video-editoriali, per portare molti di loro ad essere beginner negli eventi più o meno strutturati”. Sobno stati il 105 per cento in più gli atleti arrivati al traguardo. Oltre 36.000 ciclisti hanno concluso una granfondo su strada, un numero sei volte superiore a quello del 2020, e altrettanto hanno fatto i partecipanti alle gare di mtb con 17.000 biker presenti nelle classifiche (erano 1.900 nel 2020). Anche il mondo delle corse su strada ha rilevato una impennata di partecipazione con 116.724 finisher (pari a un +60% rispetto al 2020) che hanno gareggiato in 607 competizioni (erano 210 quelle del 2020). Ma un segnale ancor più ottimistico proviene dal mondo trail running con 77 gare servite da Endu (più del doppio dello scorso anno) e una adesione totale di 23.591 podisti, pari a tre volte il valore del 2020.Un segnale che dimostra come i consumatori stiano guardando con grande interesse al mondo off-road lontano da tracciati asfaltati, fenomeno che si rileva anche nel ciclismo come già visto per l’enduro. La voglia di sport cresce molto anche tra i triatleti, un desiderio che si ritrova nelle gare servite pari a 130 (erano 22 un anno fa) con una adesione che è passata da 3.900 a 16.521 finisher.  Sul fronte anagrafico alcune discipline si dimostrano attrattive per gli atleti di ”mezza età”: nel ciclismo il 27% dei partecipanti è nella fascia 41/50 anni e nel running la stessa categoria di età sale al 33% (contro una media di categoria in tutte le discipline del 30%). Gli sport con la maggior presenza di under 30 sono i multidisciplinari con il 38% di partecipazioni (contro una media di tutte le discipline del 16%) e da questo dato va escluso il triathlon che ha nella fascia 41/50 la maggiore presenza con il 29%.