Opere, Expo, aeroporti: Milano-Cortina a che Giochi giochiamo?
A Milano e Cortina ci saranno le olimpiadi invernali tra quattro anni. Gli impianti servono, ci mancherebbe. Ce ne sono da rimettere a nuovo e altri da costruire di sana pianta che però sono un investimento che resta per fortuna. Ma dopo il passaggio di consegne di Pechino domenica scorsa, al di là delle frasi di rito, si è molto parlato di cosa saranno i Giochi per il nostro Paese. E nel dibattito ci sono (giustamente) finite infrastrutture, strade, villaggi olimpici che poi diventeranno residence studenteschi, palazzetti, business, turisti e via elencando paragonando l’Olimpiade all’Expo. Che però sono due cose un po’ diverse. Perchè il valore aggiunto di una manifestazione olimpica è ( guarda un po’…) anche lo sport. Lo sport inteso come evento, come sfida agonistica, come cultura di una pratica che non è solo benessere ma sono anche valori utili da “ripassare” per gli adulti, indispensabili per far crescere in salute e in equilibrio i ragazzi. Bene, di tutto ciò non si è parlato. Nessun cenno per ora ma visto che mancano quattro anni, si spera che più avanti qualcuno se ne ricordi. E’ invece tutta da dimenticare la polemica tra la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè che nei giorni scorsi ( da turista) ha chiesto a gran voce la realizzazione di un aeroporto in quel di Cortina perché arrivare lì è un calvario e Walter De Cassan, presidente di Federalberghi di Belluno, che ha parlato di un affronto a chi vive e lavora in montagna. “C’è chi si lamenta perchè per arrivare qui non c’è un aeroporto e noi non abbiamo neppure strade decenti- ha risposto- Che poi se ci fosse l’aeroporto di certo si lamenterebbe per il rumore degli aerei…”. Viva i Giochi…