E’ l’ora di Filippo Ganna. E in un’ora si possono raccontare tante cose. Vittorie, sconfitte, storie di campioni infiniti, come Coppi, Anquetil, Merckx o Moser. Storie di campioni che fanno i record . L’ora è l’ora e non passa mai. Fascino, storia,  estremismo o estremità di uno sport che ha un rapporto privilegiato con la sofferenza. L’ora è coraggio. Domani sera alle otto il 26enne campione di Verbania proverá l’assalto al record dell’ora nel velodromo svizzero di Grenchen. Torna la pista. Torna Top Ganna, e l’ha scritto anche sulla maglia, che in pista è nato e cresciuto. Torna per battere il record di 55,548 chilometri che sono quelli percorsi poco dopo Ferragosto da  Dan Bigham, il 31enne semisconosciuto ingegnere britannico anche lui della Ineos che ora fa parte del suo staff  ma probabilmente col sogno di battere anche quello di  56,375 km di Chris Boardman, la miglior prestazione di sempre prima che l’Uci mettesse al bando le biciclette speciali ed annullasse ogni record realizzato dopo quello di Eddy Merckx nel 1972. Ganna corre con un “bolide” da 75mila euro che speciale non è ma, ovviamente neppure “normale”. Una “padella” 66×14 con cui farà 10,4 metri ogni pedalata; un telaio in lega aerospaziale stampato in 3d; un manubrio in titanio; ruote monoscocca in carbonio e una catena a bassissimo attrito. Il resto lo faranno la sua testa e  le sue gambe che, per non fallire, dovranno girare tra le 94 e le 97 pedalate al minuto per sviluppare una potenza costante di 450 watt. Non fallirà. Facendo tutti gli scongiuri del caso non fallirà perchè questo ha sempre detto, salvo rare eccezioni, la storia del record dell’ora e questo hanno detto nei giorni scorsi i test sul velodromo di Montichiari.  Basterà un metro in più. Più di Bigham e forse più di Boardman. Basterà per riportare l’ora su un fuso orario italiano dopo quel 51,151 di Francesco Moser a Città del Messico nel 1984. Tutto pronto per aggiornare la storia.  In pista ci saranno i tecnici della Ineos che ha messo a disposizione di Ganna scienza e denari, ci sarà per fare il tifo Bradley Wiggins, ci sarà la famiglia Ganna al competo, ci saranno i suoi amici più stretti ma ci sarà soprattutto il ct azzurro della pista Marco Villa a dettare i tempi.  E poi ci sarà mezza Italia, anzi tutta, a fare il tifo a contare i giri e a trattenere il fiato. Nel giorno in cui Vincenzo Nibali corre il suo ultimo Lombardia e ci lascia orfani di un ciclismo d’autore, tocca a  Top Ganna prenderne il testimone. Cominciamo dalla pista, il resto verrà.

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