Come sempre sono le salite a scrivere la storia del Giro
Ci voleva la salita. Ci vuole sempre la salita per dare un senso vero alle tappe, al Giro, al ciclismo, alla bici… La cronaca di oggi racconta che il nostro Filippo Zana vince la 18ma tappa da Oderzo a Val di Zoldo di 161 chilometri, che il gaallese Geraint Thomas conserva la maglia rosa con 29 secondi di vantaggio sullo sloveno Primoz Roglic e che il portoghese Joao Almeida si stacca ma è bravo a limitare i danni. Ma quando si sale la cronaca diventa un dettaglio trascurabile. Oggi sulle rampe di Palafavera, domani sulle Tre Cime Lavaredo ma anche sullo Stelvio, sul Mortirolo, ovunque il racconto lascia sempre il passo alla giusta retorica. Tappe di montagna spesso fredde e buie, da ammiraglie con i fari accesi, di mantelline messe e buttate via, di distacchi, di litigi prima delle volate, di maglie rosa che resistono, di squali che attaccano e di velocisti che non mollano per restare nella corsa. Tappe di pioggia che ti bagna e ti gela, che ti fa tremare, che non riesci più a fermare le labbra, che non vedi l’ora di una doccia calda, di finire, di arrivare e vada come vada. Gloria sempiterna che solo la salita regala. La bici ha senso solo quando si scalano le montagne. Non c’è discussione, così è scritto da qualche parte. Chi ama pedalare sa quanto sia duro un allenamento in pianura. Non ti passa mai. Sudi, pedali, cerchi di far finta che non ci sia vento ma alla fine sei sempre lì. Con il campo di granturco a fianco, con la risaia, con l’infinita fila di pioppi, con quel rettilineo che il riflesso del sole fa sembrare l’asfalto una via d’acqua. La salita invece vola via. La fatica è doppia, tripla, infinita ma ti scivola addosso, è il prezzo da pagare per salire in alto. Oggi vale per Filippo Zana, domani chissà per chi , ma c’è sempre gloria per tutti, dal primo all’ultimo in gruppo, dal primo all’ultimo degli amatori. Certo ci butti l’anima sulle salite amate e maledette. Ti fanno chiedere perchè, chi te lo fa fare, ti fanno ripetere mai più… Ma è solo da queste parti che si fa la storia di uno sport che sa essere epico come pochi. E è solo sulle salite che si vincono Giro e Tour. E solo sulle salite che si perdono. Due giorni ancora, si sale , altre montagne. E’ un attimo colorarle di rosa…