Garmin e Obiettivo3: Ganna “tira la volata” agli atleti disabili
“È stato un grande onore per noi poter raccogliere tanti campioni attorno a una causa così importante. Supportare Obiettivo3 è un’emozione unica e irripetibile che solo lo sport e la passione sono capaci di generare”. Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia, dopo aver consegnato un assegno da 10mila euro nelle mani di Barbara Manni, manager di Obiettivo3 la società nata da un’idea di Alex Zanardi per sostenere lo sport paralimpico e che oggi va gareggiare oltre 150 atleti disabili, commenta così il successo di del Beat Yesterday 2023 andato in scena all’hotel Sheraton di Milano. Una serata dove lo sport è stato raccontato e dove sulle bici indoor hanno pedalato campioni di ieri e di oggi. Da Filippo Ganna, il primatista dell’ora della Ineos Grenadiers al suo compagno di squadra, l’olimpionico Elia Viviani, dal vincitore di Tour, Giro e Vuelta Vincenzo Nibali, all’ultimo campione del mondo azzurro e vincitore di un Giro delle Fiandre Alessandro Ballan. «La prima bici me la regalò mio nonno- ha raccontato Ganna- Ero felice ma nelle prime corse furono “legnate“ e così ho iniziato ad odiarla. Pian piano però poi ho iniziato ad apprezzare il ciclismo sport che non regala nulla. Mi alleno 25 ore a settimana e a volte di più perchè c’è sempre qualche compagno di squadra che nelle uscite poi decide di allungare. Il soprannome Top Ganna? Me lo dato il primo direttore sportivo. Gli chiesi perchè Top Ganna? E lui mi disse sei troppo giovane per capire…». Ma non solo ciclismo. Tanti i campioni presenti: da Stefano Baldini, oro olimpico nella maratona di Atene a Kristian Ghedina tre medaglie iridate e 13 vittorie nella coppa del Mondo di sci, a Emilia Rossatti, giovane stella della scherma che dopo l’infortunio dell’avversaria durante la finale del campionato italiano under 23 di spada ha deciso di restare a distanza e asciare scadere il tempo. E poi Simone Moro, grande alpinista e medaglia d’oro al valore civile per avere salvato la vita sull’Everest al giovane inglese Tom Moores, abbandonato dai compagni di scalata. Lo sport al centro in una serata dove le imprese sono state ricordate e raccontate ma dove si è anche pedalato per raccogliere fondi in favore di Obbietivo3. «Uno straordinaio evento di sport e solidarietà che fa riflettere sul tema del’altruismo che è poi alla base del nostro progetto – ha commentato Barbara Manni, manager della società voluta da Alex Zanardi- Cos’altro può essere questa se non semplice generosità?».