Rivive la storia della Squadra Ganna
Torna a pedalare la “Squadra Ganna”. Torna come una volta con un solo ciclista, un giovanissimo di 9 anni, che è presente e futuro di una una grande storia di ciclismo, che fa rivivere il mito di Luigi Ganna ricordato un paio di settimane fa in Regione a Palazzo Lombardia, che racconta quanto a volte lo sport sia la strada migliore per dar valore ai talenti. Fondata dal varesino Luigi Ganna nel 1913, la Squadra Ganna per quarant’anni ha segnato un capitolo importante della storia del ciclismo italiano. Un’epopea che gira tutta intorno alla bici.
Ganna pedala da piccolo, da adolescente e pedala da giovane per andare prima a lavorare nei campi con i suoi genitori braccianti e poi da Induno Olona a Milano dove, diciassettenne, trova lavoro in un cantiere come muratore. Cento chilometri al giorno con ogni tempo, su strade in terra battuta che usa come allenamento per la sua passione sportiva: il ciclismo. Nel 1905 «Luison», così chiamavano il «gigante buono», decide che proprio il ciclismo sarà il suo avvenire. Comincia a far gare ed emerge il suo talento cristallino che lo porta a vincere sempre più spesso che lo porta a diventare il “Re del fango”, perchè non si ferma davanti a nulla, men che meno davanti il maltempo che all’epoca rendeva ancor più epiche gare già di per sè avventurose e da pionieri .
Nel 1908 stabilisce alla media di 40,45 chilometri orari il record italiano dell’ora sulla pista del velodromo di Porta Ticinese, a Milano, davanti a una grande folla in delirio, nel 1909 trionfa alla Milano–Sanremo e soprattutto al primo Giro d’Italia. Nello stesso anno grazie ai successi sportivi si compra la casa e una piccola officina. Non più solo gare. Le bici inizia anche a costruirle e la notorietà del marchio esplode quando domina con una «Ganna» la Gran Fondo «La seicento chilometri». L’ascesa dell’azienda è rapida e in pochissimi anni l’officina diventa capannone e la produzione da artigianale industriale anche di motocicli ben presto apprezzati e venduti in tutto il Paese. Lavoratore instancabile si impegna per offrire alle masse lavoratrici una bicicletta robusta, elegante e a basso prezzo.
Nel 1914 lascia le corse per dedicarsi alla sua attività e poco tempo dopo mette in piedi la prima squadra «Ganna» facendo correre e vinere campioni come Ottavio Bottecchia e Fiorenzo Magni che proprio con una sua bici arriva primo al Giro d’Italia del 1951. Storia. Storia di un campione diventato imprenditore e capace di segnare il tempo prima con il talento del suo pedalare poi con la tenacia del suo fare. La presentazione della “Nuova Ganna” si è svolta nella sala riunioni del quinto piano di Palazzo Pirelli intitolata lo scorso ottobre al campione varesino e a tenerla a battesimo, oltre al governatore Attilio Fontana , c’erano tra gli altri il presidente Andrea Stocco e il vicepresidente Riccardo Aceti. Ha il pieno sostegno di diversi sponsor, dei comuni di Induno Olona e di Varese, ma soprattutto del Consiglio Regionale della Lombardia e, dopo il primo anno con un unico atleta, la squadra verrà aperta anche ad altri bambini e con una serie di incontri nelle scuole per far loro conoscere il mito di Luigi Ganna e avvicinarli al ciclismo e a tutti i suoi valori.