Chi corre l’Eroica un po’ eroe lo è sempre  anche se sa perfettamente che gli eroi sono altri. O forse no. Perchè per correre in bici tanti anni fa un po’ eroi bisognava esserlo. Le bici erano quelle che erano. E le strade anche. Niente carbonio,  niente elettronica, niente integratori, niente di niente. Come diceva Alfredo Binda, e non a caso la sua frase è diventata storia, per correre allora ci volevano i “garun…” e non serve tradurre per capire che bisognava esser tosti. Forse la fatica era di più. Certo che le facce erano antiche già da giovani . Non c’era tempo per look,  orecchini, tatuaggi, per i body intonati con le bici. Le scarpette non avevano le suole hi-tech e gli attacchi erano le cinghiette dei puntapiedi. Stop.  Un altro mondo. Un mondo dove la bici era poesia pura, romanzo, oggetto del desiderio e oggetto di un racconto infinito uscito dalle penne di grandi scrittori. C’era una volta il ciclismo dei pionieri che ha fatto pedalare un Paese che aveva voglia di ricominciare e c’è oggi un ciclismo che a quell’epopea si ispira e vuole rivivere. Ovvio, per gioco.

E allora migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo si ritroveranno in questo fine settimana in un magico pezzo di Toscana per l’Eroica di Montalcino  che si aprirà venerdì 23 maggio alle ore 11.30, nel suggestivo scenario del Complesso di Sant’Agostino. La vigilia di sabato sarà un’immersione nel mondo “eroico” tra talk, degustazioni, laboratori, incontri con i protagonisti della storia del ciclismo e momenti dedicati alla cura della bicicletta e dello stile.  Come sempre ci sarà la pedalata del Ciclo Club Eroica, mentre la sera i quattro quartieri di Montalcino accoglieranno la tradizionale Cena Eroica, accompagnata da musica, giochi e festa in strada. Domenica si pedala. All’alba migliaia di ciclisti, in abbigliamento e biciclette eroiche, si raduneranno in Piazza del Popolo per affrontare uno dei cinque percorsi proposti, dal più impegnativo “Lungo Eroico” di 153 km fino alla più accessibile “Passeggiata Eroica” di 27 km, attraversando alcuni dei paesaggi più iconici del territorio a sud della provincia di Siena.

Per tutti sarà un bel pedalare: strade bianche, vie del vino,  borghi murati, pievi romaniche, castelli,  collegiate gotico-romaniche, cipressi, botteghe e vecchie osterie.  Montalcino dopo le partenze aspetterà gli arrivi animata da musica, incontri e convivialità: il pasta party alla Fortezza accompagnerà l’attesa fino al tradizionale brindisi finale in Piazza del Popolo magari  davanti ad un piatto di lampredotto. Montalcino, Buonconvento, San Quirico d’Orcia, Pienza  Ripa d’Orcia, Selvoli, Traversa dei Monti, Pieve a Salti,  Castiglion del Bosco un viaggio a pedali che è un  happening del ciclismo sospeso tra passato e futuro che un po’ guarda a Gaiole ma ormai brilla da sè. Un rito che ogni anno si rinnova per un’altra giornata da eroi: eroi dell’ altra Eroica