Un lungo pedalare fino all’alba, fino al lago Maggiore seguendo i Navigli, seguendo le acque fino a sfiorare il Ticino e la diga del Panperduto. Per chi non è spaventato dal buio, per chi non si è mai spinto così lontano o non l’ha mai fatto sarà la notte giusta per provarci e per osare. Torna la Bike Night organizzata da Witoor, con la partnership strategica di Treesport, con la tappa che collega la Lombardia al Piemonte: sabato 28 giugno, la Bike Night Milano-Lago invita tutti a vivere 90 km di notte, da mezzanotte all’alba, dai Giardini Montanelli e dalla scenografica Piazza del Duomo fino ad Arona (No). Con oltre 20.000 partecipanti da dieci anni ormai la Bike Night è un punto di riferimento per il cicloturismo notturno in Italia. L’obiettivo, scrivono gli organizzatori, è confermare la quota di 1.000 iscritti. Come sempre, sarà garantita assistenza meccanica e medica ai partecipanti, mentre saranno offerti tre ristori lungo il percorso – all’Antica Posteria Invernizzi ad Abbiategrasso, a Nosate, e a Somma Lombardo – più la colazione da Strobino in centro ad Arona, sulle sponde del Lago Maggiore.  Non è ovviamente una gara ma un’avventura che riporta un po’ il fascino del ciclismo di una volta e mette d’accordo l’universo dei ciclisti raccontando tanti modi diversi di pedalare. Si parte a mezzanotte e si arriva all’alba dopo un «viaggio» che per molti è una piccola impresa tutta da raccontare. Una vera e propria «festa della bici», grazie al percorso protetto su pista ciclabile e a una formula che regala un’esperienza.  un modo nuovo, autentico e passionale di andare in bici. Un “forma” come i dice oggi che coinvolge e sa valorizzare territori e attività . Anche perchè le pedalate notturne sono un mondo a sè, illuminate da una comunità trasversale, giovane e meno giovane, con un’alta presenza femminile, sempre curiosa a vivere i territori in modo genuino e conoscere altre persone con la voglia di viaggiare.  Una spinta che intercetta la voglia di esperienze in bici sempre più coinvolgenti e fuori dagli schemi: «Vogliamo continuare a condividere le emozioni della nostra visione della bici – spiegano gli rganizzatori – dalla magia del viaggio e dell’orario inconsueto, alla notte illuminata solo dalle luci dei ciclisti, e quello che non si vede, si ascolta». La distanza dei 100 km è considerata come il limite per chi non ha ancora affrontato viaggi in bici di lunga distanza, ma davvero alla portata di tutti: solo l’1% in media si ritira.