La nostra Fortezza Bastiani

L’isolamento che viviamo in questi giorni, il nostro affacciarci alla finestra e interrogare lo scenario sempre uguale e desolato che ci troviamo di fronte nella speranza di qualche traccia di cambiamento mi hanno riportato alla mente la vicenda del tenente Giovanni Drogo. L’ufficiale nato dalla fantasia di Dino Buzzati ha già passato quello che noi stiamo vivendo. Il protagonista del Deserto dei tartari (Mondadori, 1960) è sempre stato lontano dal nostro comune sentire. Intuivamo nella sua parabola esistenziale un monito e un messaggio ben importante, però ci tenevamo alla larga da parallelismi di ogni sorta. Il suo, in fondo, dicevamo, è […]

  

Una polena nella tempesta del Covid-19

La quarantena, si è detto a ripetizione in questi giorni, è la condizione ideale per leggere. Chiusi in casa, con le pareti impenetrabile baluardo per il Covid 19, abbiamo tutto il tempo per leggere e rileggere. Prendere in mano i nostri amati classici o sondare le ultime novità, le lunghe giornate chiusi in casa offrono enormi possibilità. Eppure… Eppure non è così semplice. I lettori appassionati hanno anche sognato in passato di restare chiusi in casa a leggere. La realtà però ha travolto anche i nostri sogni più infantili. E ora leggere è diventata un’operazione tutt’altro che agevole. In tanti […]

  

La profezia di Del Giudice che ci atterrisce e ci consola

Ci sono scrittori (nostri contemporanei) che seguiamo da sempre. Se un loro libro ci coinvolge e ci appassiona stabiliamo subito un rapporto fiduciario con loro e torniamo a giudicarli a ogni nuovo libro. Alcuni col tempo ci deludono altri continuano a riempire gli scaffali delle nostre biblioteche casalinghe. Ogni tanto capita di constatare: “E’ tanto che X non sforna un titolo nuovo!” E ci si mette in tranquilla attesa. Prima o poi, ne siam certi, il libro arriva. Per la nostra felicità di lettori fedeli. Io è da tempo che aspettavo di leggere un nuovo testo di Daniele Del Giudice. […]

  

Basta foglie di fico sulle opere d’arte!

La stesura di questa sorta di diario pubblico di un lettore appassionato (quale io considero me stesso) offre un grande vantaggio: il continuo confronto con lettori altrettanto appassionati (e spesso ben più preparati di me). L’ultima lettera che ho ricevuto riguarda lo spinoso tema del politically correct. Me la spedisce Albert2017 sollecitando una mia opinione sulla questione. Vale la pena riprodurla (e lo faccio con il consenso dell’interessato) perché offre spunti davvero notevoli.   Gentile dr. Borgia, gradirei la sua opinione a proposito di un fenomeno sgradevole – anzi odioso! –   che purtroppo sembra in crescita: la censura dei vecchi […]

  

L’autocensura di Ian McEwan

Continuo alacremente a sfruttare il mio nuovo e-reader. Per adesso leggo soltanto titoli nuovi e di discreto successo. Non essendo impaziente di verificare tutte le capacità del catalogo digitale, mi sto accontentando dei cosiddetti titoli mainstream. L’ultimo in ordine di tempo, e quello di cui qui parlerò, è Macchine come me di Ian McEwan (Einaudi).  Sono contento di averlo acquistato on line, visto che nella mia biblioteca i suoi libri occupano già un intero scaffale. A fine lettura ho una considerazione da fare. Premesso che il libro è, come i precedenti, un ottimo romanzo, mi accorgo che ci sono due  piccoli […]

  

Il lettore (pigro) ha trovato il paradiso

Questo blog è nato a seguito di un trasloco. E oggi, sempre a seguito dell’ennesimo trasferimento (in verità consumatosi all’inizio dell’estate) torno a parlare di libri non nel loro specifico testuale. Bensì come oggetti voluminosi (e di peso). Spostare più di tremila libri da un appartamento all’altro, da una città all’altra, è una fatica enorme. Ed è inevitabile che alla fine ci si interroghi sull’utilità di circondarsi di tanti libri (molti dei quali, tra l’altro, non ancora letti). Un mese fa, complice la stanchezza e il fatto di non avere più posto in casa per tirar su l’ennesima libreria Billy, […]

  

In miniera con Margaret Atwood

La consapevolezza di chi legge deve essere nutrita della consapevolezza di chi scrive. Questa la mia prima riflessione chiudendo il libro Negoziando con le ombre. È una raccolta di saggi. L’ha scritta Margaret Atwood (e in Italia l’ha pubblicata Ponte alle Grazie che edita tutti i suoi titoli). La scrittrice canadese in questo momento è presente in tutte le librerie con i suoi titoli più conosciuti. Vincitrice di numerosi premi, candidata anche al Nobel, osannata dalla critica e dal pubblico. E non solo. E’ diventata anche una star grazie al successo che la traduzione televisiva (per una fiction in più […]

  

Sotto le dita di Glenn Gould tutti soccombiamo

Ho appena finito di rileggere Il soccombente di Thomas Bernhard (Aldephi). E la prima cosa che ne ho ricavato è un dubbio. Chiuso il libro ho iniziato a dubitare che la lettura sia un’attività solitaria. Può esserlo, certo. Può però non esserlo. Perché dal confronto con altri lettori sullo stesso testo si possono ricavare spunti “esegetici” affato imprevisti. Di sicuro il loro punto di vista è molto diverso dal nostro e uno scambio non può che arricchirci. Se sono tornato sopra le celebri pagine di Bernhard lo devo a Gaja Lombardi Cenciarelli. La nota scrittrice e raffinata traduttrice (Wharton e Atwood, […]

  

Viaggiare in treno con Max Aub

La letteratura crea legami incredibili. Non solo perché resistenti ma per la loro imprevedibilità. Quando si viene a sapere che un amico o conoscente ama lo stesso libro introvabile e fuori moda che tu leggi e rileggi e che conservi gelosamente, sboccia un sentimento di soddisfatta gratitudine proprio nei confronti della letteratura. Non solo ci apre mondi e ci offre punti di vista affatto originali, ma ci consente di parlarci e di comunicarci le nostre più complesse idee ed emozioni. Se poi un libro amato e venerato è oggetto di ammirazione in una persona che ci apprestiamo a conoscere è […]

  

L’agente segreto “tiene famiglia”

Siamo davvero sicuri che si possa vivere un’altra vita qualora il destino ce la possa offrire? Sicuri che si possa abbandonare la propria identità, il proprio vissuto, ormai stratificato come una corteccia che ci fa da filtro con il mondo esterno, per scegliere di essere un altro? Javier Marias, lo scrittore spagnolo già autore di bestseller apprezzati dalla critica come Domani nella battaglia pensa a me  e Tutte le anime, nel suo ultimo romanzo (Berta Isla, pubblicato come i precedenti da Einaudi) ci offre la sua risposta. Marias dice che no, non si può abbandonare del tutto il proprio passato. Ci seguirà […]

  

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