Quando si parla di Biologico, si è istintivamente orientati a pensare all’alimentazione. Così come quando si nomina la sostenibilità, il collegamento immediato e con tutti i processi produttivi per i quali è tracciabile la cosiddetta filiera. Invece, questo concetto “bio” può essere allargato anche a diversi settori al di fuori di quello alimentare, come nel caso della Bioedilizia, il nuovo mantra che alcune aziende stanno rispettando per la costruzione di scenografie verdi, all’interno dei progetti non solo riguardanti gli ambienti, ma anche negli uffici, nei negozi, nei ristoranti e in residenze private. Oggi, gli architetti e gli interior designers amano utilizzare i cosiddetti materiali intelligenti per la realizzazione di strutture ecocompatibili. Il design incontra, insomma, il rispetto dell’ambiente. Ho voluto farmi spiegare meglio il concetto, durante una chiacchierata con l’architetto Stefano Rotella che ha sposato la bioedilizia (non è ovviamente l’unico. Ricordo di averne parlato, a suo tempo, anche con il famoso interior designer Luca Medici) per inserire, in ogni spazio, i nuovi materiali per la salute del cliente e dell’ambiente. Scoprendo cose interessanti che hanno a che vedere, inevitabilmente, anche con la nostra salute e benessere. Ad esempio? Pensiamo all’utilizzo di materiali con proprietà fonoassorbenti impiegati per la realizzazione dei giardini verticali. Sempre più attenzione, ad esempio, stanno ricevendo anche le nuove vernici 100% naturali, inventate dall’ ing. Massimo Bernardoni, famose perché smaltiscono l’inquinamento. Si tratta di una rivoluzione: imitando il comportamento delle piante, la vernice purifica l’aria “mangiando” lo smog. Si tratta di una polvere inorganica che riesce a debellare batteri e muffe, ma anche cattivi odori, come quello del fumo. Dal punto di vista pratico, 1 km quadrato di queste nuove pitture, in sole 12 ore, è in grado di eliminare l’inquinamento prodotto da 71,88 autovetture a benzina o 23 autovetture a gasolio con motore Euro 4.  Il tutto, sfruttando il fatto di essere una polvere che si trasforma in semi-conduttore; con la luce, produce una reazione chimica, come una sorta di fotosintesi.  Questo è solo un esempio, di questa bioedilizia che sta rivoluzionando il nostro modo di vivere. In particolare, se applicata sui muri di scuole, di ospedali e di tutti quei luoghi pubblici. A volte, la sanificazione inizia veramente dalle pareti di casa nostra.