Pesce in scatola e benessere
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Bolton rinnova il proprio impegno per un futuro alimentare più sano e sostenibile. Con un approccio basato su scienza, consapevolezza e ricerca, l’azienda sostiene l’evoluzione del settore ittico promuovendo modelli nutrizionali accessibili e responsabili.
Attraverso la Business Unit Food, Bolton ha attivato collaborazioni con università e istituti di ricerca per approfondire il valore del pesce nella dieta moderna. I risultati sono sorprendenti: secondo studi recenti, consumare 150 grammi di pesce due volte a settimana può ridurre fino al 10% il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, il pesce in scatola si rivela un potente alleato contro diversi tipi di tumori e persino nella prevenzione del declino cognitivo e dell’Alzheimer, con una riduzione del rischio fino al 30%.
Non solo. Le ricerche evidenziano che il pesce in scatola ha la stessa qualità nutrizionale di quello fresco, con l’aggiunta di una maggiore praticità e accessibilità. Una scoperta che cambia la percezione di un alimento spesso sottovalutato e lo eleva a pilastro della salute quotidiana.
Per approfondire ulteriormente questi temi, Bolton ha finanziato quattro borse di dottorato industriale, in collaborazione con università italiane, su aree chiave come: il consumo di pesce in gravidanza, l’impatto economico e sociale del tonno in scatola, la sua sostenibilità e il ruolo nei modelli alimentari equilibrati.
«L’impegno nella formazione non si limita al sostegno dei ricercatori di domani, ma coinvolge anche la popolazione aziendale attraverso percorsi educational», spiega l’azienda, che per l’occasione ha organizzato un webinar interno con i ricercatori, per sensibilizzare e rafforzare la cultura della sostenibilità alimentare.
Un esempio concreto di come la ricerca possa migliorare le nostre scelte alimentari, valorizzando un prodotto semplice come il tonno in scatola, che può diventare protagonista di una dieta sana, sostenibile e gustosa.

