La notte dall’altra parte dell’Oceano. Un’insegna illuminata sullo sfondo, le luci accese dei lampioni  e quelle semafori,  una cronista americana che racconta la partenza e un gruppetto di persone e gli atleti che stanno per partire. Tra loro Alex Bellini, cappellino da legionario e barba lunga: <I’m happy…>.  Sembra una contraddizione che per un’impresa titanica come questa, cioè attraversare l’America da Los Angeles a New York, 5mila chilometri di corsa in settanta tappe, la partenza sia quasi di soppiatto. E invece no. Una gara come questa non ha bisogno di uno show con i fuochi artificiali per prendere il via.  Tanto più grande è l’impresa tanto meno serve la coreografia. Quasi che la corsa, la fatica, la capacità di resistere col corpo e con la mente diventino l’unico elemento su cui concentrarsi. Alex Bellini è partito e oggi correrà per settanta chilometri, domani ancora  e dopodomani pure. Così per settanta giorni fino a New York dall’altra parte degli States. NOn so come possa fare, ma più guardo le immagini sul sito di Jeep People e più mi e piacerebbe essere al suo posto…. http://www.jeep-people.com/it