Venti maratone in 29 giorni che legheranno dopo più di 800 chilometri Roma a Milano. Non è un record ma è comunque una bella sfida. Un’impresa che metterà a dura prova la resistenza, la testa e gambe di un trentenne italiano ormai trapiantato in Astralia. Una lunga corsa che però non è  è fine a se stessa ma servirà a raccogliere fondi a favore della lotta al cancro. Luca Turrini è il protagonista di ’Outrunacancer’  (www.outruncancer.com) e partirà dalla prissima maratona di Roma il 18 marzo per proseguire poi con altri percorsi anche non ufficiali dal Nord a Sud dello stivale, e chiudere gli 844 km totali dell’impresa il 15 aprile con la maratona di Milano. Turrini, trentenne, residente in Australia da tre anni, ma originario della Provincia di Verona, correrà con il solo pensiero di sensibilizzare gli appassionati della corsa e non alla battaglia contro le neoplasie. Raccogliendo fondi per la ’Cancer Council Australia Nsw’. Un ente che aiuta i pazienti colpiti dal cancro.  «La scelta della donazione del 100% dei ricavati dell’evento ad un’ associazione non italiana per la ricerca contro il cancro – ha spiegato l’atleta all’Adnkronos Salute, che ha perso la madre colpita da un tumore – è stata sostanzialmente imposta dall’indisponibilità da parte delle maggiori associazioni italiane, Airc e Lilt, di ricevere le donazioni”.  Ma gli intoppi burocratici non l’hammo fermato. Turrini non cerca record. Si è è preparato per correre più di 800 chilometri in meno di un mese ma ciò che più gli importa è coinvolgere la gente che troverà ai traguardi delle maratone e sulla strada. Coinvolgerla  e soprattutto convincerla a donare. E i giorni di riposo saranno dedicati proprio a  questo. Ora in attesa di partire la  sfida più difficile per il giovane maratoneta è quella contro se stesso ei propri limiti fisici  visto che nelle gambe ha quasi 4mila km percorsi negli 11 mesi di allenamenti finalizzati a migliorare la  resistenza. La parola d’ordine è quindi “recupero”.

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