Seregno, Cabiate, Giussano, Verano…ci vuole un bel pezzo di Brianza per fare una cento chilometri. Oppure ci vuole un percorso di 20 chilometri da ripetere cinque volte. Cifra tonda. Certo che da quelle parti è davvero un bel correre ma 100 chilometri sono un’eternità e alla fine ( ma anche a metà)  tutti i posti diventano uguali, teatro di un’enorme, interminabile fatica. Ma è il fascino dell’ultra maratona, sfida vera che più vera non si può. Di cuore, gambe ma soprattutto di testa. Che deve “tenere” oltre l’immaginabile, che a un certo punto deve essere capace di non pensare più, che non deve mollare come sempre e più di sempre. E la 100 chilometri di Seregno sarà anche tutto questo ma non solo. Sarà una sfida fra 500 atleti di 39 nazioni, che correranno lungo le strade della Brianza e si giocheranno il Campionato mondiale, europeo e master di Ultramaratona. Si corre domenica 22 aprile, cioè la settimana dopo la Milano marathon che, con molta probabilità,  qualcuno di questi atleti che per me sono eroi ma qualcuno chiama folli, correrà per allenarsi. Per farsi una “sgambatina”. Ovviamente.