Sette giorni in bici. Metro più metro meno 300 chilometri  seguendo il corso del fiume Altmuhl in Baviera da Gunzenhausen a Regensburg. Diciamo subito che non si tratta di impresa sportiva ma di un modo un po’ diverso di intendere la vacanza. In bici, all’aria aperta e facendo sport: perfetto anche  per chi viaggia con figli piccoli  al seguito. Trecento chilometri nella Germania che ti aspetti: verde, ordinata, organizzata. Trecento chilometri in una delle più belle riserve naturali di un Paese che ha piste ciclabili serie e che ha capito che è meglio togliere i camion dalle strade e far viaggiare le merci con i treni. E infatti è un via vai di locomotori, bisarche, vagoni, regionali e superveloci che sfrecciano tra campi di mais e frumento e passano via in un attimo. Trecento chilometri pedalando tra le campagne attraversate dall’Altmuhl che è un fiume tranquillo che va verso il Danubio e che riserva una serie di scorci che ti restano scolpiti nella mente. Un procedere lento, al passo dei più piccoli che ti porta a scoprire un Parco Nazionale intatto e perfettamente rispettato. Acqua, coltivazioni, trattori, mietitrebbie e le cascine tedesche, caratteristiche e funzionali. E ogni tanto un campo di calcio: verde e rasato come un prato della bundesliga. Ma soprattutto libero, senza recinzioni: della serie che se hai voglia e un pallone vai dentro e giochi senza tante storie. Senza bisogno di una società, di una tessera e di un mister…come si faceva una volta anche da noi nei campetti delle periferie. Ma non è un salto indietro nel tempo. Anzi. Perchè da queste parti viaggiano a velocità doppia e te ne accorgi dai dettagli. Basta entrare nei paesi che si incontrano sul tragitto, dare un’occhiata alla cura con cui sono costruite le case, ai materilai, ai pannelli solari su ogni tetto. Qui le energie alternative non sono il sogno del futuro ma un presente ben consolidato ed è forse anche per questo che le benzine costano 50 centesimi al litro meno che da noi. Ma torniamo al giro dell’Altmuhl che io mia moglie e i miei tre figli abbiamo fatto con Girolibero, una efficiente ‘agenzia di Vicenza che si occupa di prenotare gli hotel  ma soprattutto di trasportarti i bagagli di tappa in tappa www.girolibero.it . Tra uno sterrato e l’altro il viaggio ti porta ad attraversare anche gioiellini come Eichstatt città universitaria di lussuosi palazzi, ponti e  fontane. In bici si può visitare in ogni angolo, si può entrare in un centro storico che allo stile tipico bavarese mischia quello barocco ma anche quello  più austero della città che nella storia fu sede vescovile. Non solo. Riprendendo a pedalare da qui si va nella valle che 150 milioni di anni fa era una riva del mar giurassico con scogliere coralline e lagune, dove si depositarono strati di calcare che incorporarono resti di animali e piante fossili. Alla fine dell’ultima era glaciale  nacque la media valle dell’Altmuhl ove rimasero pietrificati i segni della storia e dove oggi ci sono le colline del Giura. E’ forse anche per questo che il sottotilo di questo giro recita …”sulla tracce dei dinosauri”  strizzando l’occhio ai piccoli viaggiatori. Si finisce a Regensburg, cittadina bellisssima tant’è che è patrimonio dell’Unesco. Si finisce qui ricordando una puntata a Keleheim per un giro in battello sul Danubio,  la fontana a forma di dragone a Walting (la città dei cinesi) e un magnifico plastico di 250 metri quadrati su cui circolano i più bei trenini del mondo ammirato a Treuchtlingen. Ah, dimenticavo…pedalando per una cinquantina di chilometri al giorno non si farà gran fatica ma comunque un po’ ci si stanca e molto si suda. Ma da queste parti la birra non manca e “reintegrare” è davvero piacevole.