Maratona olimpica vince un Kiprotich, ma non è quello keniano
Ha lo stesso cognome di un keniano, si allena in Kenia e ai keniani, che oggi hanno corso lasciando in panchina il primatista mondiale, ha dato davvero una bella lezione. L’ugandese Stephen Kiprotich ha vinto la medaglia d’oro nella maratona olimpica di Londra arrivando al traguardo in 2 ore 8 minuti e un secondo. Alle sue spalle due keniani: Abel Kirui ( 2 ore 08 e 27) e l’altro Kiprotich quel Wilson Kipsang che era il favorito e invece si è dovuto accontentare del bronzo in 2 ore 09 e 37. Per l’Uganda è il primo oro nella maratona olimpica. Da segnalare il buon piazzamento dell’italiano Ruggero Pertile che è arrivato decimo in 2 ore 12 minuti e 45 secondi. E’ stata una bella gara ma solo perchè si trattava della maratona olimpica. Una corsa con passaggi abbastanza lenti e molto tattica che si è conclusa con un finale a sopresa perchè, senza nulla togliere, Stephen Kiprotich in oro non lo pronosticava davvero nessuno.. Mi piace chiudere con l’omaggio ad un atleta che seguo da sempre con grande ammirazione. Mebrahtom Keflezighi americano ( ma anche un po’ italiano perchè per anni ha vissuto e si è allenato a Monza) che non molla mai. Americano che nel 2004 ad Atene ci tenne col fiato sospeso inseguendo fino all’ultimo il nostro Stefano Baldini. Americano che a 34 anni ha vinto la quarantesima maratona di New York mettendosi dietro tutti i più grandi gazzelle africane comprese. Ebbene Meb a 38 anni suonati anche oggi era lì a giocarsela. Era lì a correre e a onorare la sua maratona olimpica. Ha chiuso in 2 ore 11 minuti e 48 secondi. Quarto ad un soffio dal podio, ad un soffio dalla medaglia. Peccato.