Basta guardarlo in faccia uno come Daniele Molmenti per capire che non è tipo che le manda a dire. E quest’estate, quando è venuto qui in redazione al Giornale a salutarci dopo aver vinto la medaglia d’oro a Londra,  in molti avevamo detto che non sarebbe stata una di quelle medaglie di cui non si sarebbe più ricordato nessuno. Daniele Molmenti da Pordenone, due braccia d’acciaio e una cervello “collegato” non usa la pagaia solo per fa volare in slalom in suo K1. Ma anche per dare una lezione a chi governa e decide sullo sport italiano. E il fatto che sia costretto ad allenarsi 10 mesi all’anno all’estero perchè in Italia non c’è ancora un canale artificiale adatto alla canoa proprio non gli va giù . Così ieri ospite al salone Nautico internazionale di Genova chi si aspettava le solite frasi di circostanza non aveva fatto bene i  conti: «Qui da noi conta solo il calcio- ha spiazzato un po’ tutti l’azzurro- Per il mio sport non c’è una struttura in Italia.  Abbiamo solo fiumi naturali. Però la canoa ad alto livello adesso ha bisogno di canali artificiali, come si è visto a Londra. I canali portano turismo, educazione all’acqua e allo sport. Ma in Italia stiamo ancora litigando se fare il primo canale artificiale a Roma o a Milano. E ancora non è arrivato niente».  Molmenti che studia gIurisprudenza ha spiegato che per allenarsi è costretto a stare fuori dall’Italia 10 mesi all’anno. «Mi alleno durante l’inverno in Australia, Sud America e Brasile -. In primavera in giro per l’Europa».  La canoa fa parte degli «sport silenziosi» ma l’azzurro non è tipo da star zitto: “In quanto a fatica non siamo minori a nessuno – ha aggiunto – ma  in Italia esiste solo il calcio. Se guardiamo i risultati, però, io rispetto alla nazionale di calcio negli ultimi anni ho vinto Mondiali, Coppa del Mondo, Europei, quindi, posso ’tirarmelà più dei calciatori. È ovvio che in Italia siamo considerati un pò meno per la forte cultura calcistica che c’è, ma è colpa di voi giornalisti». Detto e confermato davanti ai taccuini tanto per farsi qualche amico. Poi Molmenti ha mollato tutti e si è dedicato ai ragazzi:  per loro lezione speciale di canoa nei bacini del Nautico, davanti agli occhi di decine di curiosi. Ovviamente applausi!

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