“Voglio correre”, la nuova bibbia del runner firmata da Arcelli
“Voglio correre”. Chissà in quanti nella loro vita si sono ripetuti queste due parole. Chissà quante volte poi quell’imperativo si è tradotto in realtà o è rimasto lettera morta. Iniziare a correre è la parte più difficile del correre. Se si comincia, se si resiste quel poco che basta, poi non si molla più ed è come scoprire un mondo, una filosofia che ti spinge verso lo zen. E sono sicuro di non esagerare. Ma il primo passo è difficile, non mollare dopo le prime inevitabili difficoltà ancora di più. Così spesso chi vuole correre dopo essersi comprato un bel paio di scarpe si compra anche un bel libro sulla corsa. E ce ne sono tanti. Che spiegano che fare, come vestirsi, come mangiare e come allenarsi. Ma non sono tutti uguali. In questi giorni, ne è uscito uno che mi sento di consigliare. Perchè l’ho letto e mi è piaciuto e perchè l’autore è Enrico Arcelli medico sportivo, dietologo e preparatore atletico nonchè professore associato di Scienza motorie alla Statale di Milano. Insomma uno che di corsa ne capisce. E parecchio. “Voglio correre” ( edizioni Sperling & Kupfer, 348 pagine, 17 euro) dà una serie di dritte a chi ha deciso di cominciare a chi vuole tornare in forma, a chi ha in mente di fare una maratona, a chi sogna una ultramartona nel deserto, a chi vuole andare più veloce e a chi vuole andare più lontano. I consigli preziosi e i segreti di una preparazione atletica con tabelle e indicatori per tutte le fasce d’età. «Ho seguito 27 vincitori olimpionici, mondiali o primasti del mondo – spiega Arcelli – e questo libro vuole proprio indicare i segreti della perfetta preparazione fisica, sia sotto l’aspetto dell’allenamento che dell’alimentazione». Nel libro sono citati anche gli errori più ricorrenti compiuti dai maratoneti amatoriali. Errori spesso inconsapevoli che però possono compromettere le prestazioni e, peggio ancora , causare infortuni. E poi c’è spazio per la tecnica, i programmi di allenamento, l’abbigliamento e i dispositivi tecnologici. Infine l’alimentazione a cui Arcelli dedicata una parte fondamentale della sua fatica. Si va dagli errori più comuni a tavola che spesso portano i runner ad esagarere, ad esempio, con i carboidrati, all’analisi dei diversi stili alimentari come quello vegetariano, la dieta mediterranea o l’alimentazione dell’Isola di Okinawa. Si svelano tutti i segreti della dieta a zona: le regole, i metodi, i blocchi e la sua applicazione agli sport di fondo. Si spiegano alcuni disturbi tipici dei corridori: quelli dello stomaco dopo la corsa o l’anemia. E si fa il punto sugli integratori che molti di noi usano senza ben sapere a cosa servano. Dalle bevande reidratanti, ai prodoti a base di carboidrati, dalle proteine alle miscele di aminoacidi, dalla carnitina alla creatina. Infine Arcelli spiega come mangiare prima o dopo una maratona o prima o dopo un allenamneto. Insomma c’è tutto. E a chi pensava che sulla corsa, sulle tecniche di allenamento e sulle regole alimentari di chi fa sport fosse già stato tutto detto e scritto risponde nella prefazione lo stesso Arcelli: “Il primo impulso a chi mi chiede se ci sono novità sull’allenamento di un maratoneta è di rispondere che non ce ne sono. Poi però comincio ad indicargliene qualcuna e mentre parlo me ne vengono in mente altre. Perchè in effetti tutto continua a progredire…”