Armstrong, la confessione e l’ipocrisia
Domani su Dmax andrà in onda la confessione di Lance Armstrong. E staremo a vedere che succede.Che si fosse dopato ormai si sapeva, che nomi abbia fatto e chi abbia tirato in ballo si saprà presto. Ma è una grande operazione” ipocrisia”. Del texano che spera così di ottenere sconti e perdoni e del ciclismo intero che così ha finalmente trovato un colpevole. Non funziona così. Non mi convince questa pulizia che arriva con almeno dieci anni di ritardo, non mi convince questa caccia alle streghe e non mi convince questo clima di soddisfazione come se finalmente si fosse trovato il male supremo. Se Armstrong ha fatto ciò che ha fatto è perche qualcuno che sta nella stanza dei bottoni gielo ha permesso. Se Armstrong ha fatto ciò che ha fatto è perchè il sistema di governo del ciclismo è più dopato di lui. E se Armstrong si dopava è perchè tutti i corridori di prima fascia di quegli anni facevano la stessa cosa, basta andare a guardare la lista delle squalifiche. E allora? Allora non mi aspetto grandi rivelazioni dalla confessione shock del texano. E se ho qualche dubbio sul fatto che il cow boy fosse un campione fasullo perchè sono convinto che al di là del doping avrebbe vinto lo stesso, non ne ho nessuno su questa sua confessione che mi sembra più un contratto concordato per garantirsi una via d’uscita. Spero di sbagliarmi…