L’Epo-pea del doping e le stranezze dell’Operacion Puerto
Mario Cipollini come Lance Armstrong? Così dice il suo legale Giuseppe Napoleone che denuncia come si voglia montare un caso. Sinceramente credo conti poco o nulla perchè le denunce di doping a ritroso lasciano il tempo che trovano: chi si dopa va scoperto quando è in attività e se colpevole radiato. Punto. Comuqnue cosa sia stato il ciclismo a cavallo tra la fine degli anni Novanta e il primo lustro del Duemila ormai si è capito. Come scrive Cristiano Gatti oggi sul Giornale una vera e propria Epo-pea dove <i risultati delle corse erano attendibilissimi e sincerrissmi perchè in un gruppo di dopati emergeva comunque il drogato di maggiore talento”. E questa è storia, anche se una brutta storia. Ma la cosa strabiliante di tutto ciò è la stranezza dell’Operacion Puerto, un’ indagine ciclopica sul doping di oltre settemila pagine con alcune migliaia di cartelle cliniche sequestrate nel ciclismo ma anche nel calcio nel tennis e in chissà quali altri sport. Finora, a parte la Real Societad squadra della Liga spagnola denunciata però dal suo presidente, i nomi grossi venuti fuori sono solo tre Ulrich, Basso e Cipollini. Tutti e tre ciclisti. Strano no?