Raisport Uno trasmette un torneo di dressage e su Raisport Due va la replica di un  tv stadio del 1985, con un gol di Cerezo e una sgroppata di Boniek con la maglia della Juve. Il Giro non c’è, cancellato dal maltempo. “A causa delle condizioni climatiche avverse e la presenza di neve su tutto il percorso di gara, la 19esima tappa, Ponte di Legno-Val Martello” spiegano gli organizzatori. Ed é meglio così. Già perchè oggi è ancora un giorno di doping. Tocca (ritocca) a Danilo Di Luca pizzicato positivo all’Epo. Roba vecchia. Che però torna come una metastasi che rischia di contaminare anche le parti buone. Che ci sono. L’abruzzese dice che le controanalisi chiariranno tutto ed è sorpreso e deluso. Figurarsi gli altri, a cominciare dal suo direttore sportivo Luca Scinto che proprio non lo voleva. Ma questi sono dettagli. Già detti, già sentiti, già scritti: basta.  Resta il fatto che non se ne esce, nonostante  gli sforzi, nonostante l’aria sia cambiata, nonostante tutto. Non se ne esce perchè basta uno e si ricomincia da capo con l’indignazione, i sospetti, i sorrisetti e le toccatine di gomito. Io domani correrò a Rimini, in un challenghe di triathlon dove ci sono anche tanti chilometri di bicicletta. Godrò del  rumore delle mie ruote, del sibilo dei miei freni,  dell’affanno del mio respiro, del dolore della mia fatica e del sapore del mio sudore.  E mi basta così: è il mio modo di correre e di vincere sempre. Del resto  chissenefrega…

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