Con il naso all’insù. Tutti a guardare il meteo aspettando la Cortina- Dobbiaco.  In questo maggio che sembra novembre gli oltre 4500 cinquemila iscritti alla quattordicesima edizione incrociano le dita sperando  in un fine settimana se non proprio estivo almeno clemente. Ci siamo ormai.  La gara è stata presntata due giorni fa a Bolzano nel reparto running del negozio Sportler. Oltre a Gianni Poli, che di questa è corsa l’ha inventata ed è un po’ cuore ed anima, c’erano Mikhail Mamleev , campione dell’orientamento e di skyrunning che ha promesso che il prossimo anno sarà al via e il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, amico da sempre della corsa dolomitica : «In questi ultimi anni – ha spiegato – il panorama dell’offerta legata alle manifestazioni podistiche è vastissimo. Per conquistare i runners bisogna dare il meglio del meglio. I 30 chilometri che collegano le nostre due cittadine nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco dell’Umanità sono sicuramente l’attrattiva principale, ma il percorso da solo non basta. Il tracciato deve essere mantenuto, sistemato, e deve essere supportato dalle zone di arrivo e di partenza. In questi ultimi tempi, tutti gli aspetti della Cortina-Dobbiaco Run hanno raggiunto una qualità elevata e hanno fatto in modo che il concorrente voglia ritornare a rivivere quelle emozioni». E infatti la Cortina-Dobbiaco è diventata una gara da grandi numeri. Che sono sempre però un’arma a doppio taglio perchè  quando si devono gestire migliaia di concorrenti le cose cambiano soprattutto in zone dolomitiche dove la logistica deve fare i conti con il rispetto dell’ambiente.«La novità principale di quest’anno – ha spiegato Gianni Poli – è la modalità della partenza da Cortina d’Ampezzo. Insieme all’amministrazione locale, per cercare di diluire il flusso della partenza e soprattutto degli arrivi, abbiamo stabilito che il quartier generale sarà allo Stadio Olimpico del Ghiaccio di Cortina, da qui i concorrenti saranno accompagnati sulla linea di partenza. La scelta dello Stadio Olimpico è legata alla storia di Cortina e al significato che la fiaccola olimpica ha per tutti noi». «Per rendere il più fluide possibili le fasi d’avvio – ha continuato Poli – daremo due partenze, la prima alle ore 9.10 per i pettorali di colore azzurro e rosso, la seconda partenza alle ore 9.18 per i pettorali verdi.». Rispetto ambientale e anima “verde ” di questa manifestazione sono cresciute di pari passo negli ultimi anni. E la quattordicesima edizione farà uno sforzo in più. Oltre alle campagne sui rifiuti  che non devono essere abbandonati lungo il percorso particolare attenzione sarà dedicata al consumo dell’energia elettrica: i circa 20.000kWh di consumo previsti per la gara che saranno immessi nella rete arriveranno infatti da fonti rinnovabili. Inoltre all’interno del Green Village, presso lo stand Esosport, sarà creato un centro di raccolta per le scarpe usate a sostegno di un progetto che punta a  recuperare e lavorare la gomma delle scarpe per la produzione di pavimenti anticaduta.  «La gara è cresciuta in modo esponenziale, – ha detto l’assessore allo sport di Cortina d’Ampezzo Marco Ghedina – ma non ci vogliamo fermare.  La nostra idea è organizzare degli eventi collaterali che vadano a intrecciarsi quelli già in programma a Dobbiaco”. E Guido Bocher, sindaco di Dobbiaco è sulla stessa lunghezza d’onda: . «La volontà della nostra amministrazione comunale è di insistere sul collegamento Cortina-Dobbiaco. Si stanno creando delle sinergie a livello sportivo e culturale per valorizzare al meglio questa valle incontaminata che collega due realtà importanti, da sempre state sul crinale tra la Mitteleuropa e l’area mediterranea. Due aree di confine, il termine confine ieri voleva dire confronto e distinzione, invece oggi, il confine è fecondazione reciproca ».  Va tutto quindi nella giusta direzione perchè la quattrodicesima edizione della Cortina-Dobbiaco sia il successo di sempre. Meteo permettendo. O nonostante il meteo.

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