Venti mesi correndo e camminando. Venti mesi, quasi due anni, senza fermarsi mai in giro per il mondo. Venti mesi sono un’eternità così come sono un’eternità 26mila chilometri. Una maratona al giorno per 622 giorni.  L’australiano Tom Dennis è da oggi la persona più veloce ad aver completato il giro del mondo a piedi. Un’impresa che ovviamnete va al di là della corsa, del running e anche dello sport. Un’avventura  che anche, soprattutto, una scelta di vita. Dennis era partito dall’ Opera House di Sydney il 31 dicembre 2011 e ieri pomeriggio è ritornato là.  Un giro perfetto, il cerchio che si chiude, la fine di un viaggio che in tanti, forse tutti, sognano di fare. Ha raggiunto il traguardo nello stesso luogo sulla baia di Sydney, dopo aver attraversato cinque continenti e consumato 17 paia di scarpe. Ha inoltre raccolto l’equivalente di 31 mila euro per l’Ong di aiuti internazionali Oxfam Australia.  «Non ho mai pensato di rinunciare», ha detto alla radio nazionale Abc. «Il mio corpo si sente più forte ora di quando ho cominciato. Penso che si sia abituato. Non è la cosa che la maggior parte delle persone cercherebbe di fare, ma ho trovato che il corpo umano si adatta molto bene». Dennis ha corso da solo attraverso il Grand Canyon, ha attraversato le Ande e infine in Australia ha attraversato il deserto di Nullarbor, 650 km in condizioni fra le più aride al mondo.  «Molti hanno pensato che mi sarei reso conto di quanto grande sia il mondo, ma a me ora sembra più piccolo, ora che l’ho attraversato di corsa». Ha aggiunto di non aver fretta di tornare a correre ma la moglie Carmel, che ha trascorso gli ultimi due anni al suo seguito o correndo al suo fianco, è ancora più desiderosa di ripartire. «Si è appassionata ancora più di me, anche perchè non ha dovuto correre sempre. Ora vorrebbe che lo facessi ancora. Continua a dirmi: perchè non fai un giro d’onore?»

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