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Non so se sia giusto scrivere che un idiota ieri a Berlino, qualche secondo prima che il keniano Wilson Kipsang firmasse il nuovo record di maratona in 2ore 3 minuti e 23 secondi, ha scavalcato la transenna e ha tagliato per primo il traguardo. Non so se sia il caso perchè non è la prima volta che accade ( era già successo ad Atene che un folle rallentasse la corsa del brasiliano Vanderlei de Lima prima che Stefano Baldini lo superasse per andare a vincere l’oro) e perchè parlarne è in un certo senso riconoscere un gesto che andrebbe ignorato. Dargli un senso che non ha. Anche perchè di imbecilli è pieno il mondo e quella di anticipare gli arrivi delle maratone per farsi un po’ di pubblicità davanti alle telecamere potrebbe diventare una moda fastidiosa. Ma tant’è. Il video, se si tolgono gli ultimi secondi dove scende in campo l’idiota in maglia gialla, è un condensato di poco più di due  minuti  che spiega cosa significa correre una maratona per un record del mondo. Kipsang attravresa le strade di una città bellissima come Berlino con una leggerezza incredibile. Il suo arrivo è spettacolare, corre con una facilità che è il sogno di chiunque abbia mai corso una maratona.  Fantastico sarebbe per ogni “umano” arrivare al traguardo con quella cadenza e con quella spinta!

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