I maratoneti sono “eroi”. Punto. Chiunque  finisca una maratona entra nella storia. Nella propria storia che è poi quella che ti porti dentro per sempre, che racconterai ai figli e ai nipoti. E ognuno ha la sua. L’arrivo di una maratona è una smorfia di fatica ma quasi sempre di gioia. Difficile da spiegare. Impossibile da capire per il popolo che ti ripete “ma chi te lo fa fare…”. Nel Mito gli eroi sono essere straordinari capaci di imprese degne dei semidei, nella Maratona gli eroi sono atleti e persone capaci di disegnarsi gli spazi di gloria che si sono immaginati in ore e di solitaria fatica. Domani alle 14.30 al villaggio della Suisse marathon di palazzo Lombardia  Runner’s World , la rivista che è un po’ la Bibbia di tutti i maratoneti, premierà i suoi Heroes, cioè i runners che con le loro gesta, le loro  sfide e la loro passione hanno scritto una pagina importante di questo sport. Un Medal in Frame personalizzato, con in evidenza la medaglia della SuisseGas Milano Marathon 2014,   per  Anna Incerti (la Real Winner), Paolo Venturini (il Pioniere), Danilo Goffi (il Veterano), Ulderico Lambertucci (il Peacemaker), Valeria Straneo (la Campionessa), Marco Frattini (l’Indomito), Stefano Baldini (il Campione), Ilaria Razzolini (l’Altruista), Linus (il Trascinatore), Raffaele Brattoli (il Filantropo), Laura Fogli (la Pioniera).

Raffaele Brattoli nel2010 hacompletato il “grande slam” delle ultramaratone nei deserti (Atacama, Gobi, Sahara e Antartide), da allora si è dedicato a completare le “big five” (le maratone di New York, Chicago, Boston, Londra e Berlino), per proseguire con le cinque ultratrail in assistenza, fino ad arrivare alle più importanti ultratrail in autosufficienza. Ma la sua vera impresa è stata la capacità di raccogliere 63mila euro di fondi, devoluti in beneficenza all’associazione “Un pozzo per Andrea”, per aprire cinque pozzi d’acqua in altrettanti villaggi africani dell’Etiopia.

Anna Incerti è la Real Winnerperché l’oro nella maratona agli Europei di Barcellona del 31 luglio 2010 lo ha conquistato per davvero, senza trucco e senza inganno. Solo che è venuta a saperlo due anni dopo. Perché le atlete che erano salite sui due gradini del podio più alti rispetto al suo bronzo avevano barato..

Ulderico Lambertucci  Nel2012, a66 anni, gli è saltato in testa di correre lungo alcuni tratti della mitica Route 66, partendo dal “pier” di Santa Monica per arrivare al Madison Squadre Garden di New York e concludendo il Coast to Coast in 63 giorni, dopo aver percorso4.622 km. Ma, nel 2006, si era già fatto conoscere per aver completato un’avventura podistica di12.800 kmda Macerata alla piazza Tien an Men di Pechino.

Paolo Venturini, atleta delle Fiamme Oro, è l’inventore della Corri X Padova, l’iniziativa che porta settimanalmente una media di 3.000 runners, con punte di3.500, acorrere per le strade di Padova, soprattutto nei quartieri più disagiati, sotto l’occhio sempre attento degli agenti della Polizia di Stato. Il sito internet www.corriperpadova.it è curato dal Secondo Reparto Mobile,

Valeria Straneo  Ha avuto il coraggio di proseguire l’attività sportiva, credendoci, a 35 anni, dopo essere stata operata per l’asportazione della milza, dovuta alla patologia della sferocitosi ereditaria. E ha portato a casa dei risultati di tutto rispetto.  Nel 2013, due titoli di quelli che ti cambiano la vita: l’oro nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, in Turchia, con tanto di record della manifestazione in 1:11’00” e la medaglia d’argento nella maratona ai Mondiali di Mosca

Marco Frattini, che nella vita fa l’odontoiatra, è indomito perché non si è fatto abbattere il morale e la voglia di vivere, quando un neurinoma gli ha portato via completamente l’udito, nel giro di pochi anni e di più operazioni. Ha trovato nella corsa il suo mondo, la sua forza e ha scritto un libro per raccontarlo: “Vedere di corsa e sentirci ancora meno”.

Danilo Goffi è la dimostrazione fatta a persona che l’esperienza non si può comprare, ma si può di sicuro sfruttare: a 42 anni suonati ha trionfato come primo assoluto nella sua categoria,la MM40, al traguardo della New York City Marathon, al Central Park, terminando in 2:23’22”. Non aveva più bisogno di dimostrare niente a nessuno, ma l’emozione della vittoria è qualcosa a cui uno sportivo, come lui, non può più rinunciare.

Ilaria Razzolini è un membro del gruppo Marathon Truppen, che si occupa di segnare il passo in gara e aiutare gli atleti in difficoltà ad arrivare, tenendo duro, fino al traguardo, assistendoli e motivandoli. Proprio quando sarebbero tentati a piantarla lì, a mollare tutto. Fra i tanti, Ilaria ha portato sino all’arrivo un’atleta molto speciale: Chiara Pandolfi, che è stata la prima non vedente a correre una maratona, quella di Torino, da pacemaker.

Stefano Baldini è diventato l’ Eroe di Maratona entrando  solitario al Panathinaiko, lo stadio ateniese dove è cominciata la storia della maratona. Oro alle Olimpiadi del 2004, ma anche agli Europei del 1998 e a quelli del 2006, vanta anche due bronzi mondiali nel 2001 e nel 2003. Non serve aggiungere altro

Laura Fogli ha un album di ricordi che solo a pensarci fa venire i brividi. Nel1981, hacorso da protagonista la sua prima Maratona di New York. Poi, l’ha rifatta altre tredici volte: quarta nell’81 e nell’82, due volte seconda (`83 e `88), quattro volte terza (dall’84 all’86 e nell’89). Ma non finisce qui. Laura è stata pionieristica in tante altre gare: due medaglie d’argento agli Europei: Atene nell’82 e Stoccarda nell’86, una vittoria sulle strade di Roma nell’82 e di Venezia nel 1990

Pasquale di Molfetta, in arte Linus, il famoso dj e conduttore della radio, è presente in Wikipedia, l’enciclopedia di internet, sotto varie voci, tra cui “maratoneta italiano”. Sembra strano, ma la sua presenza in gara è ormai una costante. Si è appassionato al running e l’ha descritto in tutte le salse, anche nel suo libro intitolato “Parli sempre di corsa”. Il merito più grande? Aver fatto correre la metà dei runner che oggi corre in IItalia.