Certo, c’è chi a nuoto fa di peggio. Molto di peggio. Però per chi nuota in acqua libere il lago è il lago. E il Lago di Garda è il Lago di Garda con le sue acque spesso agitate, le sue correnti fredde  e i suo fondali belli scuri. Già tuffarsi è  una bella sfida.  Non un atto di coraggio, ci mancherebbe,  ma non tutti ce la fanno. E quindi già il tuffo fa la differenza. Sirmione poi fa storia a sè. E’ una strana penisola con acque che cambiano d’umore a seconda di dove si girà e domani e dopo triatleti e nuotatori ci gireranno intorno, passerranno sotto le mura, sotto i ponti levatoi, insomma faranno ciò che loro si ostinano a pensare sia una cosa assolutamente normale ma che per i tanti turisti ( soprattutto tedeschi>) che li applaudiranno un po’ ammirati e un po’ invidiosi dalle mura del Castello invece non è.  Una piccola  impresa, diceva il saggio dei  fumetti di Nick Carter, è quella che ognuno fa ogni giorno se riesce a fare le cose che si è messo in testa. Ma mettersi in testa di girare attorno al Castello di Sirmione nuotando nel lago forse è qualcosina in più di una “piccola” impresa. Nuotatori coraggiosi quindi. Che nella terza edizione del Garmin Trio si sfideranno prima in un triathlon e domani nel Trio’clok che è più una scommessa che un’impresa. Tre chilometri e duecento metri nele acque del Garda non sono la sfida delle sfide ma per provare cosa significa bisogna trovare il coraggio di tuffarsi. Lo so c’è chi fa di peggio o di meglio. Dipende dai pounti di vista.