Io non ho dubbi ma chissà se vale più una frase di Papa Francesco che dal balcone di piazza San Pietro  durante l’Angelus applaude le migliaia di maratoneti che stamattina hanno invaso una Roma piovosa o l’ira di Giampiero Mughini che scrive a Dagospia  (http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/mughini-ma-immaginabile-citt-spaccata-due-due-met-96962.htm) e scarica tutta il suo veleno su chi correndo fa fermare per una mattinata la città. Già,  chissà…. Chissà se i maratoneti sono “coraggiosi” come ha detto Papa Francesco  oppure “canaglie” come li battezza il  giornalista bianconero obbligato ad andare a piedi in stazione trascinandosi il suo trolley? “Volete fare trotterellare i corridori della domenica? Benissimo, fategli fare trenta volte su e giù le collinette della bellissima villa Pamphili. Oppure mandateli allo sprofondo, dove non avranno di che paralizzare la città. Fate pure, purché non rompiate quei nostri coglioni oltretutto divenuti ipersensibili”.  Mughini sull’esagerazione ha costruito il suo personaggio. Oppure è così davvero ma poco cambia e, sinceramente,  poco importa. Stamattina sulle strade di Roma c’erano sicuramente migliaia di corridori “coraggiosi” con la loro fatica e i loro sogni che forse qualche disagio lo hanno creato. E mettiamo anche che, visti da un’altra prospettiva, ci fossero anche migliaia di “canaglie”. Però stamattina sulle strade di Roma c’era anche un “fesso” che a piedi andava verso la stazione. Trascinava un trolley e ha perso un’ottima occasione per star zitto…

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