Lo sport prima che allenamento, fatica, agonismo è cultura. Che nel nostro Paese manca. Oggi dai Tg nazionali, a quelli di Sky, dalle news passate in radio l’argomento di discussione più importante è il legamento del ginocchio di Marchisio. Per i medici della nazionale c’è una lesione subtotale al crociato, per quelli della Juve assolutamente no. E via con le polemiche in una zuffa tra azzurri e bianconeri che nelle prossime ore coinvolgerà i tifosi.  Alè, avanti così.  Una volta, tanti anni, fa sul Male che era un fantastico giornaletto satirico, c’era una rubrica che si chiamava “Chissenefrega” e lì finivano tutte le notizie come questa. Altri tempi. Oggi si sono motiplicate le fonti di informazione e il chiacchiericcio inutile anche. Così si parla di sport ma lo sport è un’altra cosa. Lo sport è la Stramilano che si corre domattina che quest’anno ha fatto il botto di iscritti. Cinquantamila pettorali spazzati via e oltre diecimila rischieste per chi magari correrà lo stesso anche senza numero. Più la mezza, più la stramilanina. Un fiume di gente allegra. Un popolo che corre e che è un segnale preciso per tutti.  Per chi amministra le città perchè c’è sempre più gente che chiede spazi. Per chi non muove un passo perchè correre (bene, male, come si vuole) è un investimento sulla salute. Per chi protesta perchè “quattro idioti” che lo costringono per una mattina a non usare l’auto in realtà sono tanti di più e sempre di più. Per chi crede che la cultura con lo sport abbia poco da spartire senza capire che una maratona, un triathlon ma anche solo una corsetta possono diventare uno stile di vita, un allenamento fantastico per la testa, per l’autostima, per la volontà, per abituarsi a finire le cose che si cominciano, per imparare che nella vita non si prendono scorciatoie e non si saltano le code. Noi invece da ieri discutiamo di sport pensando che tutto ruoti intorno al legamento di Marchisio. Senza nulla togliere al mediano bianconero e  augurandogli il più veloce recupero possibile, però non mi viene nulla di più di un bel “chissenefrega” per liquidare la querelle tra Juventus e nazionale, tra Agnelli e Conte. Con rispetto. Ma dal cuore…