phpThumb_generated_thumbnailjpgCon Sebastian Coe nuovo presidente della Iaaf cominciano sabato i campionati del mondo di atletica di Pechino.  E si camincia da dove di solito si finisce, cioè dalla maratona  che scatterà all’1.35 italiane (le 7.35 cinesi). Al via due azzurri: il campione europeo della  distanza , oro a Zurigo la scorsa estate, l’ingegnere pisano Daniele Meucci, e il «veterano» padovano Ruggero Pertile. Con loro, molti dei migliori specialisti, a cominciare dal duo composto dal campione olimpico e mondiale, l’ugandese Stephen Kiprotich, e dal primatista del mondo, il keniano Dennis Kipruto Kimetto. Sarà un mondiale che cercherà di mettersi alle spalle e di far dimenticare per quanto sarà possibile tutte le polemiche a cominciare dalle inchieste sul  doping che il neo presidente  Coe ha definisto una <dichiarazione di guerra >  all’atletica e che forse avrebbe fatto meglio a definire una dichiarazione d’amore, dipende dai punti di vista. Ma sarà anche il mondiale dei grandi numeri con 1936 atleti al via , di cui 1.043 uomini e 893 donne, in rappresentanza di 207 nazioni. Con una copertura televisiva assicurata in più di 200 paesi, con lo  stadio Bird’s Nest già tutto esaurito per ogni sessione pomeridiana  e quindi  fino a domenica 30, con 6mila volontari a disposizione per la riuscita della manifestazione. E poi con premi premi in denaro di circa 54mila euro per i vincitori di medaglie d’oro, 27mila per l’argento e 18mila per il bronzo, fino ai 4500 per chi si piazza settimo. In più il solito bonus degli sponsor, 100mila euro, per chi stabilisce un nuovo primato del mondo. Dopo tante chiacchiere l’atletica torna in pista, poi si vedrà…

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