rodman-azimut-3Ci sarà l’aria “fina” che si respira in montagna, quella che “pizzica” e ti gela mani e piedi quando sei in bici. Ötztaler Radmarathon numero 37, una storia infinita che da queste parti si scrive pedalando. Lo slogan parla chiaro, ma non mente: “è la competizione più dura e impegnativa delle Alpi” e chi l’ha fatta conferma. Ma nessuno si spaventa, anzi, Tant’è che negli ultimi anni è un crescendo di richieste di partecipazione.  Quest’anno oltre 19.000 domande per partire domenica mattina. Un unico e lungo percorso di 238 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico. Si parte da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal attraverso il Kühtai (2.020 m), proseguendo in direzione Brennero (1.377 m), si sconfina in Italia a Vipiteno attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. I 5.500 m di dislivello sono spalmati su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa. Non c’è tregua, insomma. Per la prima volta assoluta, la gara riservata ai professionisti, chiamata PRO Ötztaler 5500 si svolgerà il 25 agosto sullo stesso tragitto, che verrà percorso due giorni dopo dagli amatori. Un gruppo che arriva da ogni dove. Da trentacinque Paesi nel mondo che si danno appuntamento qui per ritagliarsi un pezzettino di gloria e di fatica.Molti più uomini che donne con i tedeschi a guidare il gruppo con il 49,2 % degli iscritti, seguiti dagli austriaci 21,8 %  e dagli italiani  18,2 % . Si parte alle 06.45 dal centro di Sölden con i tiratori scelti austriaci che con il loro potente colpo di cannone daranno il via facendo tremare i sellini.  Il lungo serpentone impiegherà circa 20 minuti per lasciarsi alle spalle la località tirolese e dirigersi verso il fondovalle dell’Ötztal.  Dopodichè ognuno per sè…