martiIl triathlon va dove deve andare. Va a cercarsi spazi nuovi  e nuovi atleti che forse credono ( a torto) che nuotare, correre, pedalare e mettere tutto insieme sia un affare da superuomini o superdonne. A spiegar loro che non è così sarà Martina Dogana, una campionessa che ha scritto (e scrive ancora) la storia del triathlon azzurro, che ha vestito per diverse volte la maglia della nazionale azzurra,  che è stata per due volte ai mondiali di Ironman di Kona alla Hawaii, che ha vinto un Ironman ( a Nizza nel 2008), un titolo europeo a squadre nella distanza lunga (nel 2010 in Spagna),  gare del world tour, del Challenge e titoli italiani ( tanti).  Ora  nella sua bacheca c’è un tassello in più.  E’ nato stasera,  nella Sala Soter di Palazzo Festari a Valdagno, il Martina Dogana Triathlon Team, una squadra che è forse più un progetto per promuovere uno sport che una sfida agonistica. Che è la via dritta per svelare, soprattutto ai giovani, un sano stile di vita: “Ad ottobre ho avuto un brutto incidente in bici -racconta Dogana presentando la squadra- E’ stato il periodo più brutto delle mia carriera e forse della mia vita. Ne sono uscita perchè ho una famiglia numerosa e bellissima e perchè faccio parte di un’altra famiglia, che è quella dello sport, che mi è stata vicina e mi ha aiutato. Il triathlon è tutto questo: mette alla prova la testa, oltre che il corpo, perché insegna ad allenare la motivazione e la costanza. Ma soprattutto trasmette valori come l’amicizia e la lealtà che saranno alla base di questa squadra che porterà il mio nome”. Territorio, atleti, giovani e genitori tutti nel mirino della neonata società, composta da sette membri del direttivo e presieduta da Stefano De Marzi, che proverà a far capire a chi non lo sa che il triathlon è una disciplina che tutti possono praticare, dai bambini di sei anni agli adulti. Un progetto radicato che ha già coinvolto sei piscine, tre palestre, due centri di medicina sportiva ed alcune  associazioni della zona ma che andrà anche a cercare nuovi atleti con stage e incontri dedicati a chi non conosce questo sport o a chi lo conosce e vuole migliorarsi.  Una sfida che nasce dall’amicizia, che ha alle spalle un duro lavoro  e che avrà come colori il blu del mare, l’azzurro del cielo e il verde dei prati : ” Sono i colori del body- spiega Dogana– perchè anche se faccio gli ironman sono rimasta romantica… Comunque non vogliamo fare passi lunghi ma muoverci piano piano e crescere mettendo le basi per un’esperienza sportiva che vuole durare nel tempo. Il nostro sport crea legami solidi e da qui partiamo…”.  Da qui e da 25 anni di carriera che sono un biglietto da visita di come con la serietà e la passione che serve va vissuto lo sport ad alto livello: “Il mio ricordo più bello?  Tutti, dalle  vittorie alle sconfitte. Anche se forse il momento che ricordo con più emozione è quando nel 2006 arrivai al traguardo del mio primo Ironman. Ad attendermi c’era Edith (Niederfriniger  ndr) che aveva vinto ed era la prima atleta italiana a  trionfare in  un ironman. Mi abbracciò ed era più emozionata per il mio terzo posto che per la sua vittoria. Ecco il triathlon è questa cosa qui…”