Nove milanesi su dieci sono favorevoli alle olimpiadi che Milano potrebbe organizzare con Cortina nel 2026 se le verranno assegnate il 24 di giugno a Losanna. É una piacevole sorpresa scoprire che nel sondaggio del Comitato olimpico internazionale  la città sia entusiasta, non veda l’ora di ospitare un evento sportivo, di applaudire, seguire, partecipare. Siamo tra l’altro molto più felici degli svedesi  di Stoccolma che, alla stessa domanda, hanno dato un gradimento del 55 per cento. Evviva quindi, non c’è partita  con quei “parrucconi” del Nord che evidentemente non hanno cultura sportiva. A «chiacchiere» non ci batte nessuno. A chiacchiere siamo tutti sportivi, ospitali, tolleranti, plaudenti e felici  di esserci. Poi però lo sport arriva davvero in città e allora le cose si complicano: il motto diventa  viva lo sport ma «non nel mio giardino». Milano da questo punto di vista non ha un storia esemplare. Più dei sondaggi parlano i fatti. Anni fa, quando al Parco Sempione arrivò la Coppa del mondo di sci di fondo con tanto di campioni e decine di televisioni collegate, finì in polemica. Con chi si lamentava perchè gli sciatori si erano impossessati del parco, perchè la neve artificiale che l’organizzazione aveva poi lasciato ai milanesi per sciare gratis rovinava le aiuole e perchè non si poteva più portare a passeggio il cane. Idem l’anno scorso per la Formula Uno alla Darsena: troppo rumore, troppo smog, troppo tutto. Del Giro d’Italia meglio non parlare. In Francia, la tappa dei Campi Elisi è tradizione nazionale, un giorno di festa in cui la città si ferma e guai a chi la tocca. Qui da noi  non si vede l’ora che Nibali e compagni tolgano il disturbo per poi sbaraccare tutto nel minor tempo possibile e riprendere a scorrazzare in auto o tornare tranquillamente a far shopping in centro. L’esperienza insegna che bisogna sempre diffidare un po’ dei sondaggi, come degli exit poll in politica, perchè uno poi dice una cosa e ne fa un’altra. Così, tanto per smentire questa maldicenza, quei nove milanesi ( su dieci) che non vedono l’ora che di applaudire i Giochi comincino domattina a farlo.  Domattina si corre la maratona di Milano. La maratona è quanto di più alto un’olimpiade possa esprimere a prescindere dalle stagioni. Un rito magico come succede a NewYork, a Londra a Parigi. Da noi invece ancora ci si insulta agli incroci. Ecco comincino domattina ad applaudire. Comincino a dimostrare nei fatti che siamo pronti e tutti un po’ più credibili…