perÉ un viaggio. Ventisette chilometri di mare che separano le Isole Cíes e l’Isola di San Simón nel mare di fronte alla Galizia. Questo il percorso della «Batalla de rande», la traversata che ha visto arrivare pochi giorni fa al traguardo Sabrina Peron, avvocato milanese ma in questo caso soprattutto nuotatrice da lunghe distanze in acque libere. Una impresa con un centinaio di coraggiosi al via a con la Peron che è stata la prima donna italiana ad aver mai concluso questa gara: «All’inizio il mare era piatto ma la corrente contraria- ha raccontato la nuotatrice al Corsivo Sportivo- Dopo il mare si è aperto ed è entrato l’Oceano Atlantico con la sua marea, la corrente è diventata favorevole ma siamo stati travolti da onde pazzesche. Eravamo sballottati da una parte all’altra e infatti, nuotare, è diventato un po’ più complicato. Ho chiuso in 8h32’, sono più che felice, perché è stata una gara davvero dura, ma anche molto bella». Tre anni la Peron è stata la prima donna italiana ad attraversare lo stretto di Catalina, 33 chilometri che separano l’isola da Los Angeles. Prima era toccato a quello di Gibilterra, a quello Messina ed alla traversata del Bosforo. Due anni fa con l’atleta paralimpico vicentino Enrico Giacomin, ha coperto a nuoto quasi 23 chilometri dall’isola di Vulcano a Milazzo e all’inizio dell’estate i 53 chilometri da sul Po che portano da Cremona a Casalmaggiore. L’anno scorso è stata la prima italiana ad essere passata a nuoto sotto i venti ponti di Manhattan, 46 chilometri che fanno il giro delle acque di New York.