peIn un anno i parigini che pedalano sono cresciuti del 54% . Non è una magia ma una scelta  che coincide con l’avvio del Plan Velo  che l’amministrazione parigina ha varato cercando soprattutto di coinvolgere i pendolari che dalle periferie della città vengono al lavoro in centro. Il piano con il quale il sindaco,  Anne Hidalgo, ha deciso di investire sulle infrastrutture ciclabili della città quindi funziona. Madame Hidalgo inizialmente aveva promesso di raddoppiare gli attuali 700 km di corsie riservate alle due ruote a 1.400 km entro marzo 2020; da allora sono arrivate a un totale di 1.000 km e poco meno del 40% è stato costruito alla fine del 2019. Uno sforzo ripagato tant’è che l’installazione a settembre di contatori elettronici per monitorare il flusso di bici in città ha permesso di avere cifre più precise per la mobilità ciclistica nella capitale francese: nel distretto centrale dell’Ile de France, i contatori hanno registrato 840.000 viaggi in bicicletta al giorno, un dato ancora ben al di sotto del totale dei viaggi in auto che però hanno registrato una flessione del 5 per cento. L’amministrazione di Parigi ha deciso di investire nella cosiddetta rete ciclabile RER-V, che mira a espandere le piste ciclabili al di fuori della circonvallazione della città, per rendere sempre più praticabile l’opzione di andare al lavoro in bici per chi vive nei sobborghi e la parola d’ordine del sindaco Hidalgo  è è diventata quella di rendere sempre più capillare e sicura la rete RER-V. Per far ciò ha già ottenuto lo stanziamento di fondi da parte del governo francese per migliorare le infrastrutture lungo i tragitti che portano in città sia per quanto riguarda i parcheggi sia per quanto riguarda la sicurezza. E i parigini apprezzano.